In occasione della presentazione della nuova
Zero Motorcycles SR/F abbiamo intervistato Umberto Uccelli, Direttore generale Europa della Casa californiana, che ci ha parlato della diffusione delle moto elettriche, del loro sviluppo, della vita delle batterie, del loro smaltimento…
Quali obiettivi che vi siete posti nello sviluppo della nuova SR/F?
“Grazie ai suoi livelli di prestazione, autonomia e tempi di ricarica abbiamo toccato quelli che erano le maggiori criticità e le maggiori paure dei nostri clienti. Questi erano proprio gli obiettivi dei nostri ingegneri: aumentare l'autonomia per permettere di percorrere più chilometri, ma soprattutto abbassare i tempi di ricarica. È vero che la media dei chilometri percorsi quotidianamente è piuttosto bassa, ma dal punto di vista psicologico non aver l'angoscia di non riuscire a finire il nostro giro in moto è un grande passo avanti. A seconda delle configurazioni e delle colonnine di ricarica la SR/F può percorrere fino a 320 km ed essere ricaricata al 95% in meno di un'ora, sono numeri molto importanti. Anche perché la moto difficilmente verrà ricaricata quando è completamente scarica e spesso basta una breve ricarica per coprire i chilometri che dobbiamo percorrere”.
Non pensate che il prezzo della SR/F sia ancora troppo elevato per una moto elettrica?
“È vero che la moto è un pochino cara, ma se non ragioniamo solo sul prezzo iniziale, ma valutiamo il costo di gestione della moto, noi abbiamo cercato di essere il più aggressivi possibile in questa direzione. Poi in Italia abbiamo l'IVA più alta che in altri paesi e non ci sono incentivi, questo ci rema contro. Speriamo che nel nostro paese arriveranno incentivi per moto elettriche anche sopra agli 11 kW perché questo, come già succede in altri stati, posizionerebbe la nostra moto ad un livello molto più competitivo, permettendoci di avere un prezzo addirittura più basso di altri nostri concorrenti. In quel caso non ci sarebbe più il problema del prezzo iniziale...”