Se notate, nella foto del comunicato sta sorridendo. E pare che abbia detto: "Sono super felice di annunciare che continuerà la mia avventura in blu! Lo scorso inverno Yamaha ha dimostrato di avere un nuovo approccio e una nuova mentalità aggressiva. La mia fiducia è alta: torneremo davanti insieme!". Ma è successo veramente?
Un po' di storia: per anni, in MotoGP il titolo è stato una faccenda privata tra Honda e Yamaha. Ci sono state annate in cui le Yamaha erano imbattibili, come nel 2015. Il declino è iniziato pochi anni dopo, come dimostrato dai pessimi risultati degli ultimi anni di carriera di Rossi e Dovizioso. Vecchi sì, ma non rincoglioniti. Con la Yamaha 2019, Morbidelli s'è giocato il titolo 2020 fino all'ultimo, ma poi non è più stato capace di andare forte. Quartararo, che è uno dei migliori piloti in assoluto, nel 2021 è riuscito a vincere il titolo, nel 2022 lo ha difeso fino a una sconfitta onorevole ma nel 2023 è crollato, diventando uno di quelli che è contento se entra nei primi dieci. Si è quindi trovato nella stessa situazione di Rossi 2012 e Marquez 2023, ovvero essere pagato benissimo da una Casa che non sa dargli una moto veloce: ed ha espresso a più riprese la sua delusione, il suo disappunto e la sua frustrazione. L'italiano e lo spagnolo hanno avuto il coraggio di rinunciare a un sacco di soldi per cambiare casacca e si pensava che Quartararo avrebbe fatto lo stesso, visto che Aprilia non ha mai nascosto le sue mire su di lui. E invece no. Cosa può essere successo?
Ipotesi 1, la più maligna: Yamaha ha offerto a Fabio una marea di soldi per restare. Lui ha risposto: no, datemene dieci volte tanto e gli hanno detto di sì.
Ipotesi 2: Quartararo è stato rapito e drogato. Ipotesi 3: ha la sfera di cristallo, che gli ha fatto vedere che, in un non lontano futuro, Yamaha schiererà una V4 nuova di trinca, veloce il doppio di una Ducati e facile da portare al limite. Ipotesi 4: gli hanno fatto firmare un contratto con scritto Aprilia al posto di Yamaha. Ipotesi 5: Yamaha ha veramente realizzato una moto nuova, che va come un missile, ma è ancora un segreto.
Tutto è possibile. Nel 2003 Yamaha aveva sbagliato moto, era un disastro come erogazione e come ciclistica, eppure un anno dopo ha vinto il Mondiale. Ma dietro questo sconvolgimento di fronte c'è stato l'ingaggio di Valentino Rossi che, in pochi mesi, riuscì a suggerire le giuste modifiche per ribaltare la situazione. Nel 2011, però, tale miracolo non gli riuscì, con la Ducati.
Va anche detta un'altra cosa: quando ci sono fortissime disparità a livello di moto in campo, la Dorna interviene, modificando il regolamento, in modo da favorire sfacciatamente le Case deboli. Fece così nel 2014, per aiutare la Ducati: la Honda aveva la migliore centralina elettronica, ma fu costretta a montare la Magneti Marelli, sviluppata guarda caso sulle Ducati. La ruota della fortuna gira e il nuovo regolamento 2027 sarà introdotto apposta per aiutare Honda e Yamaha, penalizzando Ducati. A quel punto, Quartararo sarà pieno di soldi, ancora giovane e capace di cavalcare l'onda, ma anche la Honda (e, soprattutto, la Yamaha).