Montesa 4RIDE: bella idea, ottima realizzazione, divertente risultato
Dal mondiale al motoalpinismo
Sembra alta, ma…
difficile trovare una moto che in fuoristrada sia così facile
Motore per divertirsi a bassa velocità
La sua natura d'uso è esattamente quella della macchia mediterranea della Costa Brava (Spagna) dove l’abbiamo provata: sentieri stretti, rocce, passaggi impegnativi e aree dove mettersi alla prova in un freeride trialistico che risulta divertentissimo. Affrontando sterrati più veloci e tratti di trasferimento asfaltato serve, invece, maggior controllo. Il motore infatti, salendo di giri perde rapidamente di efficacia e la rapportatura del cambio, pur allungata, non permette velocità di crociera superiori ai 65 km/h. Il concetto di trial-adventure che questa moto interpreta è interessante, ma non bisogna pensare di tirare troppo la coperta snaturando il mezzo.
Il dna offroad non si cancella
Anche i pneumatici montati, i Dunlop D803GP, suggeriscono, anzi ricordano, l’indole della moto. Su strada richiedono una guida lenta e attenta nelle pieghe, perché per offrire il loro meglio nel fuoristrada vanno tenuti a pressione bassissima, attorno a 0,5 bar. In fuoristrada fungono da primo ammortizzatore e, insieme alle sospensioni morbidissime, permettono un comfort eccezionale. Mentre la struttura portante del telaio, forcellone compreso, non varia rispetto alla 4RT 260. In Montesa hanno lavorato molto sulle sospensioni per rendere la moto fruibile a 360°: la forcella Tech ha 190 mm di escursione e il mono ha il corpo più lungo di 12 mm, pur non cambiando in escursione. Altri particolari curati sono stati il manubrio, più alto e più aperto, le pedane, che hanno una bella piattaforma di appoggio per i piedi e il diametro del disco freno anteriore da 180 mm. La pinza del freno anteriore (BrakTec come tutti gli impianti idraulici freno/frizione) è monoblocco come sulla trial 4RT.