Quando la trazione è tutto
Che belle!
Tutte nuove
Motore piccolo? Telaio piccolo
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Piccole e agilissime, parola di Angelo Barbiero
Ho appena guidato le nuove KTM e le sensazioni sono molto simili, come comprensibile. Piccole, agili, sembrano tutte delle 125 declinate nelle varie motorizzazioni. La posizione di guida mette subito a proprio agio. Ergonomia compatta, ancora più che sulle K, tutto sotto controllo e sensazione che col solo movimento del corpo si può guidare la moto. Ottima l’interazione con lei. Su questo punto tutte le Case hanno lavorato molto e i risultati, se paragonati allo standard di qualche anno fa, sono eccezionali. Non mi piace particolarmente solo la parte centrale-anteriore della sella: la spugna è leggermente morbida e sottile e, soprattutto con la moto piegata, sento il fondo di plastica. Anche con le ginocchia, in questa zona, da in piedi avverto la plastica quando stringo. Il manubrio, come sulle arancioni, è leggermente alto per me, lo preferirei più basso per migliorare la precisione di guida in curva. Capisco, però, che per tanti sarebbe un limite al comfort, soprattutto sulle lunghe distanze. Il resto è perfetto per me a qualunque andatura. Il lavoro di centralizzazione delle masse crea un feeling particolare: la moto non sembra tanto leggera, quanto neutra, sincera e precisa. Tutto è ravvicinato, raccolto attorno al corpo e basta la metà della forza e degli spostamenti per la corretta conduzione. I gesti sembrano amplificati. I freni migliorano per modulabilità, la pompa frizione Magura mi piace leggermente meno della Brembo, perché ha uno stacco più breve e puntuale.
Altra musica
Va regolata
La 350 4T è una moto davvero eccezionale. Il motore cresce nelle prestazioni, migliora nella risposta e la ciclistica trasmette una sensazione di compattezza inedita. La prima cosa che avverto è che le sospensioni sono estremamente scorrevoli, sensibili e offrono un comfort ineccepibile, ma provocano anche un trasferimento di carico difficile da contrastare. Chiudo le compressioni, precarico al massimo le molle della forcella e tiro indietro il manubrio. Fatte queste modifiche la musica cambia e mi sento molto più a mio agio. Le modifiche alla ciclistica introdotte quest’anno si avvertono di più sulla 4T che sulle 2T. Le moto sono più stabili, più precise in percorrenza e più facili da guidare. Non più leggere, più intuitive, seguono i movimenti in maniera eccezionale.
Potendo scegliere…
Tra le due mappe preferisco quella più brillante, perché, come spesso accade, mi sento più padrone del gas, più preciso. Il controllo di trazione lo definirei più un controllo di derapata, perché è questa la situazione dove l’ho sentito di più nelle condizioni del tracciato di prova (asciutto e con poco grip). È come se si puntasse il gas ad un certo regime. La curva di erogazione è più “dritta”, più lineare, lenta nel salire di giri, soprattutto a metà. Agli estremi, cioè in basso e in alto, lo sento di meno. La differenza tra le due curve mi riporta alla mente due prove: al CRF 2011 e il GET GPA. Il vantaggio è una risposta meno reattiva in una situazione difficile che permette un margine. Questo l'ho sentito a metà più che altrove. Inoltre si avverte di più con la mappa più consistente che sulla standard. In generale, un grande passo avanti. Una differenza rispetto al passato significativa. Inoltre sono belle, ma il particolare che più mi affascina è il fanalino a led posteriore quadrato in luogo della sottile linea cui sembra orientato il mercato. Magnifico. Dotazione di serie completa, possibilità di customizzazione totale. Cosa di più? Sospensioni più consistenti e manubrio più basso, per me. Grazie.