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La guerra dei dazi USA-EU potrebbe colpire gli accessori per moto

La recente guerra commerciale tra l’Europa e gli Stati Uniti potrebbe colpire con dazi doganali fino al 100% accessori e parti di ricambio per moto in arrivo dagli States
1/18 Harley-Davidson Road Glide 2019
La recente guerra commerciale tra l’Europa e gli Stati Uniti potrebbe colpire con dazi doganali fino al 100% del valore del prodotto accessori e parti di ricambio per moto in arrivo dagli States. Facciamo un passo indietro: a fine marzo 2019 la WTO (l’organizzazione mondiale del commercio) ha stabilito che l’azienda aeronautica americana Boeing ha ricevuto in modo irregolare sussidi europei, con un danno stimato nei confronti dell’industria europea Airbus pari a 12 miliardi di dollari.

L’Unione Europea sta dunque valutando di applicare delle contromisure nei confronti degli Stati Uniti pari al valore del danno stimato e per questo motivo ha pubblicato un lungo elenco di prodotti ai quali potrebbero venire applicati dazi doganali aggiuntivi pari al 100% del loro valore.

L'elenco contiene (tra molti altri) i seguenti prodotti del campo moto:
  • 87141010 - freni
  • 87141020 - scatole del cambio
  • 87141030 - ruote
  • 87141040 - impianti di scarico e terminali
  • 87141050 - frizioni
  • 87141090 - parti e accessori per motocicli e ciclomotori

In merito a ciò, la Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica che si concluderà il 31 maggio 2019. Come in altre occasioni, la FEMA (Federazione Europea delle Associazioni Motociclistiche) ha esposto il proprio disappunto in merito. La Federazione ritiene che questa battaglia politica non dovrebbe colpire il settore moto, ma solo quello aeronautico, e per questo motivo ha contattato il Commissario Europeo per il commercio Cecilia Malmström chiedendo che gli accessori per moto vengano rimossi dalla lista dei prodotti che potrebbero venir colpite dai dazi.
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Dolf Willigers
Ecco il commento di Dolf Willigers, segretario generale della FEMA: "Ancora una volta la Commissione europea coinvolge i motociclisti nelle loro dispute con l'amministrazione statunitense. Non abbiamo alcuna colpa in questo e non vediamo alcun motivo per cui i motociclisti europei e le persone che lavorano nel commercio di moto dovrebbero essere puniti in una disputa nel settore aeronautico. I proprietari di moto americane non hanno scelta quando devono sostituire parti delle loro moto e in questo modo saranno costretti a pagare un prezzo molto più alto. Questa misura supera davvero tutti i limiti".
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