In vista della rivoluzione che arriverà nel 2027 (propulsori di 850 cc, in fondo tutti i dettagli), le specifiche dei motori della MotoGP nel 2026 saranno congelate: i marchi dovranno quindi utilizzare le versioni 2025. La Grand Prix Commission ha approvato questa proposta in un’ottica di controllare i costi e mantenere il più possibile alla pari le condizioni.
Il congelamento dello sviluppo garantirà una limitazione dei costi, permettendo ai marchi di concentrarsi sui nuovi progetti. Le uniche eccezioni saranno ammesse per motivi di sicurezza o affidabilità (nonché per i costruttori che sfruttano le concessioni di tipologia D). Gli interventi giustificati da ragioni di sicurezza, affidabilità o comprovata indisponibilità di componenti saranno ammessi per tutti i marchi, purché non ci sia un aumento delle prestazioni.
Per i marchi che rientrano nella cornice delle concessioni di tipologia D, il congelamento delle specifiche del motore non si applicherà a meno che non cambino tipologia. Le specifiche rimarranno libere come lo sono adesso, consentendo a chi ha un deficit di prestazioni la prosecuzione del lavoro impostato.
E poi si passerà al 2027, quando arriveranno i motori di 850 cc, saranno vietati tutti i dispositivi ride-height e holeshot, verrà rivista l’aerodinamica e il carburante dovrà essere sostenibile al 100%. Una nuova era della MotoGP sta per iniziare.