Stesse linee della vecchia Aprilia Motó 6.5, ma un motore elettrico al posto del monocilindrico Rotax di 650 cc, e il pacco batterie a riempire tutta la zona sotto al “serbatoio”, ben integrato nel design della moto. Non si tratta di un prodotto ufficiale della Casa di Noale, ma è la visione del Designer Oberdan Bezzi
E-ASY, motocicletta elettrica che vorrebbe ammaliare il pubblico più attento e… alternativo. Le forme della E-ASY infatti richiamano fortemente, anche se opportunamente attualizzate, quelle della Ve la ricordate l’Aprilia Motó 6.5? Si trattava di una moto “controversa”, commissionata nel 1993 dalla Casa di Noale all’architetto e designer francese Philippe Starck, e caratterizzata dalle sue forme tondeggianti, sia nel telaio che nelle sovrastrutture; La moto fu prodotta a metà anni 90, in circa 6.000 esemplari, ma non ebbe mai un grande successo commerciale. Forse era troppo “avanti” per quell’epoca, con le sue linee arrotondate, forse non aveva una chiara destinazione (non era una moto da enduro ma nemmeno una moto stradale), fatto sta che non fu mai accettata dai motociclisti tradizionali. Gli acquirenti furono soprattutto attratti dal nome di Starck e dall’estetica così particolare.
Tuttavia, c’è chi pensa che forse oggi si possa proporre “un veicolo dal design ricercato e per nulla aggressivo, adatto a chi vuole un mezzo di spostamento che si faccia notare, pur non essendo affatto appassionato di moto, facile da condurre e….ovviamente ecologico, potrebbe essere una idea valida per una certa fascia di pubblico”. Ecco che quindi, dall’idea del designer Oberdan Bezzi nasce l’Aprilia E-Asy, quella che potremmo definire la sorella “green” della Motó 6.5. Stesse linee, ma un motore elettrico al posto del monocilindrico Rotax di 650 cc, e il pacco batterie a riempire tutta la zona sotto al “serbatoio” ben integrato nel design della moto.
Era gia’ brutta quella di 20-30 anni fa … questa fa’ ancora piu’ schifo perche’ ELETTRICA !!!!!!!!