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MotoGP Silverstone, quando la Bestia torna a ruggire

Nel frattempo avevamo già scritto le pagelle per la rivista cartacea. Ma ce la potremmo cavare con la domanda "una rondine la fa, la primavera?"

Doppietta di Bastianini, dopo che gli avevamo dato un 8 in pagella lamentandoci che non vince mai. Adesso in classifica è terzo, a 49 punti di distacco da Jorge Martin. Nulla che un Bagnaia non sia in grado di essiccare nel giro di poche gare.

Prima di parlare di 'ste pagelle, però, va detto che l'idea di festeggiare i 75 anni del Motomondiale dedicando livree vintage alle moto è stata fantastica. Ciascuna squadra aveva carta bianca e poteva fare la moto come voleva. Quindi non tutti hanno seguito l'idea vintage, il che ha reso impossibile illudersi di essere in una gara di qualche decennio fa.

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Per dire, guardate che roba la Yamaha! Ha la stessa livrea di quando Saarinen, nel 1973, vinse al debutto nella classe 500 e fu una gara storica: la prima vittoria per Yamaha, per Saarinen e per una moto a due tempi.

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Il problema di questi cambi di livree è che, guardando la gara in tv, non capivo chi stesse facendo cosa. Per dire, questi sono i F.llini Marquez|

Dunque, mi hanno detto di scrivere le pagelle dei piloti per il numero di agosto di Motociclismo (che deve ancora uscire, lo so). Le pagelle del giro di boa, quindi senza considerare Silverstone. Ma come facevo a non considerarlo?

Comunque ho scritto quell'articolo prima della gara inglese... e poi l'ho guardata. A Bagnaia avevo messo nove e mezzo perché è vero che è caduto parecchio, ma è altrettanto vero che, da Le Mans in poi, era diventato praticamente perfetto, aveva vinto quasi tutto e aveva fatto una cinquantina di punti in più di Martin, tornando in testa al Mondiale. Ma in Gran Bretagna è caduto di nuovo, Jorge lo ha ripassato e io gli ho tolto mezzo punto. A Bastianini ho dato otto, visto che va veloce e sale sul podio (infatti otto è un bel voto) ma non vince. Adesso però ha vinto. Gli ho lasciato quel voto: è normale che un pilota, ogni tanto, sia in stato di grazia e si riveli imbattibile o, quantomeno, velocissimo. Come faccio a sapere che continuerà a vincere anche nei prossimi appuntamenti? Ho tolto mezzo punto a Morbidelli. Nel suo compito di resurrezione dalle sfighe aveva avuto un andamento di costante progresso, ma a Silverstone ha fatto dei passi indietro. Invece a Marquez ho lasciato il 9, anche se è retrocesso in quarta posizione, perché ha una serie di attenuanti che ci dicono che, per la moto e il fisico che ha, sta facendo miracoli.

Chiudiamo con lo strano rapporto che Luca Marini ha con i commissari di gara.

Tanto per cominciare, Luca a Silverstone era vestito come il più vituperato dei commissari di gara, ovvero Freddie Spencer. Negli ultimi cinque anni, il suo ruolo è stato spesso messo in dubbio per via delle decisioni discutibili in merito ai contatti con i piloti: gente punita per quisquilie, altri che sbattono i rivali a terra e la fanno franca... Tanto che nel 2025, al suo posto, arriverà Simon Crafar. Ci siamo quasi dimenticati che Spencer ha vinto tre titoli mondiali, due dei quali nello stesso anno (1985, in 500 e 250). Per questo la Honda HRC ha vestito moto e piloti con le livree di Fast Freddie. Ma poi ci sono i controversi rapporti che Luca ha con i commissari che vigilano sulla corretta pressione delle gomme, una delle regole più deprimenti, capace di rovinare le gare a gente in buona fede che si ritrova a fare qualche giro con 0,1 bar di differenza. Cos'è successo a Luca? Che in Germania, dopo avere passato mezza stagione a sfiorare la zona punti, finalmente si è ritrovato in quindicesima posizione, a un giro dalla fine. Ma è stato passato da Nakagami quando ormai era convinto di avercela fatta. Ed ecco però che Augusto Fernandez è stato pescato con la pressione fuorilegge, è stato declassato e così Marini, senza alcun merito, ha guadagnato il suo primo punto. Beh, che dire, per la legge di Compensazione, della serie Dorna dà e Dorna riprende, a Silverstone è stato proprio Luca a venire punito per quel motivo, dopo che era riuscito a piazzarsi quindicesimo senza alcun aiuto dal Cielo.

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