La piccola due e mezzo di Benelli (
presentata come concept allo scorso Salone di Milano) condivide con il resto della "famiglia" la reinterpretazione di quel mix di heritage, design e innovazione propri della Casa di Pesaro. Il cuore pulsante della Leoncino 250 è il monocilindrico quattro tempi, raffreddato a liquido da 250 cc, condiviso con gli altri modelli da un quarto di litro della gamma. La distribuzione è a doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, l’iniezione elettronica con corpo farfallato da 37 millimetri di diametro. La frizione è in bagno d’olio e il cambio a 6 velocità. Potenza e coppia massima sono rispettivamente di 24,5 CV (18 kW) a 9.000 giri/min e di 21 Nm (2,14 kgm) a 7.500 giri/min. Il telaio, a traliccio in tubi d’acciaio, si integra con il design del serbatoio. Il gruppo ottico, interamente a led e completamente rinnovato rispetto alla Leoncino 500, presenta un design moderno. La strumentazione è digitale e come il resto della gamma anche la Leoncino 250 è caratterizzata dal leone stilizzato che svetta sul parafango anteriore, richiamando la storia de modello.
Il reparto sospensioni della Leoncino 250 si affida all’anteriore a una forcella upside-down con steli del diametro di 41 millimetri, mentre al posteriore si trova un forcellone oscillante con monoammortizzatore centrale ed escursione da 51 millimetri. L’impianto frenante è invece composto all’avantreno da un disco singolo flottante di 280 millimetri di diametro, con pinza a quattro pistoncini, mentre al retrotreno da un disco di 240 mm di diametro e una pinza flottante a singolo pistoncino. I cerchi in lega di alluminio da 17” montano rispettivamente pneumatici da 110/70-R17 e 150/60-R17.
La nuova Leoncino 250 sarà disponibile nelle colorazioni bianca, antracite, rosso e marrone a partire dalla prima metà del 2019. Il prezzo è ancora in via di definizione. Ad affiancare la 250cc arriverà entro la fine del prossimo anno anche la versione da 125 cc, la nuova Leoncino 125.