A spingere la moto ritroviamo quindi il motore bicilindrico parallelo da 471 cc con raffreddamento a liquido e distribuzione a 8 valvole, derivato da quello della serie CB500. Il propulsore raggiunge una potenza di 46,2 CV a 8.500 giri/min e una coppia massima di 43,3 Nm a 6.000 giri/min; la moto è adatta quindi anche ai possessori di patente A2. La nuova Rebel 2020 è omologata Euro 5.
In questo propulsore la distribuzione bialbero (DOHC) a 4 valvole per cilindro sfrutta bilancieri a rullo; le valvole di aspirazione e scarico hanno un diametro rispettivamente di 26 e 21,5 mm. Le misure di alesaggio e corsa sono leggermente superquadre, pari a 67x66,8 mm, con rapporto di compressione di 10,7: 1. La fasatura dell’albero a gomiti è di 180° e un contralbero di bilanciamento primario è posizionato dietro ai cilindri. Tra gli ingranaggi della primaria e del contralbero troviamo un ingranaggio intermedio che ne riduce la rumorosità. l cambio è a 6 rapporti e lo scarico di tipo 2-in-1 è dotato di catalizzatore.
Lo "scheletro" della moto è un telaio a diamante in tubi di acciaio (che “abbraccia” il motore in tre punti) abbinato ad un telaietto posteriore in alluminio. Il telaio è anche un elemento estetico della moto, ne è la prova la “curva” nella zona dietro la sella del pilota, che crea una netta separazione con il parafango.
L'avancorsa è di 110 mm con un'inclinazione del cannotto di sterzo pari a 28° e un’inclinazione degli steli forcella leggermente maggiore, pari a 30°. L’interasse è di 1.488 mm. Le piastre della forcella distanziano tra loro gli steli (da 41 mm di diametro) di 230 mm. Nuovo anche il forcellone, in tubi di acciaio da 45 mm, con ammortizzatori regolabili nel precarico su due posizioni.
I cerchi in alluminio a 10 razze sono da 16” e montano pneumatici Dunlop, nelle misure 130/90-16 anteriore e 150/80-16 posteriore. La frenata è affidata ad un disco singolo anteriore da 264 mm, stretto da una pinza a due pistoncini, e ad un disco posteriore da 240 mm, con pinza a singolo pistoncino; l’ABS è di serie.