Abbiamo intervistato Giulio Rossi Paccani, senior designer Moto Guzzi, che ci ha parlato della Stelvio, delle sue linee, della sua nascita, poi si parla anche di V85 TT e delle differenze tra le due
Dov’è che la V85 TT è l’iconica e la Stelvio il futuro?
“La V85 TT esprime le più classiche linee Guzzi, mentre la Stelvio le declina con tratti più innovativi. Guarda i serbatoi: entrambi hanno la sporgenza con tre rette che s’incrociano, ma la nuova l’ha smussata per apparire più muscoloso. In più, dove si trova la scritta Stelvio, c’è una svasatura che conferisce dinamismo al tutto. Il faro è completamente diverso, spigoloso, moderno, ma è rimasta l’aquila, come sulla V85 TT, a segnare l’appartenenza al brand in maniera inconfondibile”.
Il Centro Stile che ha disegnato la Stelvio è lo stesso dell’Aprilia Tuareg?
“No. Per la Stelvio è stato incaricato direttamente il mio, mentre per la Tuareg era stata fatta una selezione tra proposte provenienti da diversi Centri Stile”.
La moto l’avevi pensata così? Per dire, quando Carbonara ha proposto l’Africa Twin aveva in mente un’altra estetica, più particolare, ma gli venne detto che ne serviva una in grado di essere apprezzata dal maggior numero di mercati possibile.
“No, nel mio caso avevo in mente proprio questa moto. Volevo che non sembrasse un muflone, ovvero che non fosse enorme. Guardala, è una 1100 ma ha dimensioni umane. La coda è corta, come va di moda adesso, ma è abitabile. Noi vogliamo accontentare il grande viaggiatore con passeggero e bagagli così come chi vuole una moto agile, pulita e snella. Siamo anche riusciti a rendere il radiatore poco invasivo”.