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La classifica dei migliori caschi modulari con interfono a tecnologia Mesh

Abbiamo messo a confronto cinque modulari ognuno con il proprio interfono Mesh. Questi si possono usare da soli; in coppia, per condividere le emozioni del viaggio; in gruppo, per rendere l’esperienza più coinvolgente e divertente. Il sistema Mesh rende la connessione più facile e comoda anche tra Marchi diversi. Notevoli differenze tra i prezzi, che variano da 390 a 1.040 euro, e tra i pesi (ballano 200 grammi!)

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Comparativa caschi modulari con interfono a tecnologia Mesh

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Continua lo sviluppo dei caschi e dei sistemi di interfono, cosa che con questa prova abbiamo potuto toccare con mano. Siamo passati dalle prime generazioni wireless (che oggi ci paiono con voci gracchianti e possibilità molto limitate), alle successive evoluzioni con connessione Bluetooth, che è diventata sempre più veloce, affidabile, versatile, con maggior portata e minor consumo. A tutto ciò si sono aggiunti componenti di alta qualità (altoparlanti e microfoni), e App anch'esse sempre più evolute. Un ulteriore passo avanti è stato compiuto infine con la tecnologia Mesh, che come vedremo semplifica ancor più le cose permettendo connessioni di gruppo avanzate.

L'uso personale dell'interfono

Oggi gli interfoni si collegano con i dispositivi Bluetooth, tra cui navigatori e cellulari, che si sono talmente evoluti da poter offrire una serie di funzioni pressoché infinita. Con dei semplici comandi vocali possiamo telefonare accedendo alla nostra rubrica, rispondere o declinare una telefonata, ascoltare la radio, la musica, chiedere informazioni, notizie sul meteo, sulla viabilità. Attivando il navigatore, sia una app sul cellulare o un altro dispositivo, possiamo ascoltare le indicazioni del percorso.

Gioie e dolori: se la moto poteva essere un momento di puro svago, in cui si pensava solo a gustarsi la guida, oggi può diventare un'estensione dell'ufficio. Ma c'è la scappatoia: spegnere il telefonino…

Utilizzo in coppia

Assieme all'uso personale, la comunicazione con il passeggero è l'utilizzo più diffuso di questi sistemi. Qui non ci sono indicazioni particolari sulla tecnologia da scegliere, poiché non ci si allontana e quindi si deve solo garantire il semplice collegamento a brevissima distanza, senza problemi di portata e di sgancio-riaggancio.

L'unico consiglio che diamo è orientarsi su un prodotto di qualità, che assicuri un suono piacevole (una voce gracchiante alla lunga stanca), insieme a una buona autonomia.

Chiacchiere di gruppo

L'uso in gruppo dell'interfono non è una novità, essendo disponibile già con il sistema Bluetooth, ma con la più recente tecnologia Mesh si può ottenere molto di più.
Il Bluetooth funziona formando una catena, e più è ampia, più è debole, poiché se un anello viene rimosso (cioè un motociclista si allontana dal gruppo oppure spegne l'interfono), si interrompe. Un sistema Mesh è invece una rete flessibile, in cui ogni unità, cioè ogni motociclista, è costantemente collegato con tutti gli altri, e se questo abbandona il gruppo la comunicazione non si interrompe. Se il gruppo si divide in due, perdendo quindi il contatto, i due nuovi gruppi continuano a comunicare realizzando quindi due reti indipendenti, e se in seguito si riuniscono, torna la comunicazione di gruppo, quindi estesa a tutti.
Questo sistema è stato introdotto da Cardo Systems nel 2015 con il nome Dynamic Mesh Communication (DMC). Come funziona: si parte associando la propria unità a un gruppo, e poi ci si può dimenticare di attivarla ogni volta. Sia che ci si allontani o si disertino giri in gruppo per mesi, la prima volta che ci si riunisce il sistema si riaggancia automaticamente (senza la necessità di premere alcun pulsante).
Il sistema di Cardo, che da allora è stato perfezionato raggiungendo le funzionalità ora descritte, è stato adottato anche da altre aziende. Una nota importante: ogni azienda utilizza il proprio sistema Mesh, quindi se si vuole fare gruppo occorre acquistare caschi con la stessa tecnologia.

Nella nostra prova ne troviamo tre: Cardo, Sena e uClear, che non si "parlano" tra loro, che hanno il vero punto di forza nella semplicità della connessione e la versatilità della rete.
In questa prova abbiamo chiesto cinque coppie di caschi modulari (di cui potete leggere le singole prove cliccando sul Marchio): AGV, equipaggiati con il sistema Cardo; Scorpion, con il sistema Exo-Com di Uclear; Schuberth, Sena e Shoei, con tecnologia Sena. Avendo lo stesso sistema questi ultimi sei possono quindi formare una rete Mesh.

Collegamenti misti

Questi sistemi di comunicazione permettono anche di realizzare dei collegamenti incrociati, ma in questo caso la connessione dell'ospite si esegue con il "vecchio" Bluetooth, perdendo i vantaggi del sistema Mesh e altre funzioni che dipendono dal tipo di abbinamento. Le combinazioni sono quindi tantissime.

L'intricato gioco dei tasti

Tutti i singoli sistemi offrono infinite funzioni, partendo dal collegamento con dispositivi Bluetooth e dalla connessione casco-casco, che si attivano applicando varie combinazioni dei tasti della pulsantiera di controllo installata sul casco e alcune anche con l’uso della relativa app, disponibile per ogni sistema.

Ogni marca ha il proprio codice, cioè tutte le operazioni si attivano premendo i tasti della pulsantiera (da 3 a 5) con una determinata sequenza e tempistica e osservendo i colori e il lampeggio dei led di segnalazione. A volte la procedura è intricata, tanto da poter scoraggiare. Tuttavia basta qualche tentativo per riuscire a ottenere il risultato voluto. In più una grossa mano arriva dai tutorial video, che mostrano le operazioni chiarendole rapidamente.

Un consiglio: nelle prime uscite in moto portatevi dietro la guida rapida che riassume in poche pagine le operazioni più comuni. Alla fine, una volta impostato il collegamento Mesh, sarà semplicissimo ricordarsi l'uso dei tasti, e anche individuarli al volo indossando i guanti.
Alla valutazione dei sistemi di comunicazione abbiamo affiancato quella dei caschi, raccogliendo non solo i dati dei rilevamenti tecnici ma anche i giudizi personali dei tester impegnati nella prova su strada.

Ultimo appunto sulle omologazioni. Siamo in un periodo di transizione, quindi troviamo alcuni caschi conformi alla ECE 22/05 e altri alla nuova e più severa ECE22/06; a questa si aggiunge la J, che permette di guidare con la mentoniera aperta. Ricordiamo infine che la ECE 22/06 vieta l'uso degli apparati esterni, e quelli interni devono essere omologati insieme al casco, per garantire che l'installazione non indebolisca la calotta. Per questo tante aziende di caschi hanno scelto la strada dell'interfono interno, che è anche molto più comodo.

Montaggio

Tre caschi, Schuberth, Sena e Scorpion sono arrivati con il sistema di comunicazione già montato. Lo Scorpion e il Sena sono così di fabbrica, gli altri sono disponibili anche senza l'interfono. Inizialmente il montaggio può sembrare ostico, poiché occorre smontare parte dell'imbottitura del casco, ma l'operazione è molto semplice poiché i caschi sono predisposti per accogliere il trasmettitore, gli altoparlati, il microfono, l'antenna, la batteria e la pulsantiera. Consiglio: seguite i tutorial video.

Peso

Un dato importante di un casco è il peso. In questo caso la differenza tra uno e l'altro è di circa 200 grammi: si va dai 1.690 dello Schuberth ai 1.890 del Sena (taglie M). Ancor più importante è la distribuzione delle masse, in particolare con la mentoniera aperta. A questo proposito anticipiamo che il Sena in pagella è penalizzato nella voce "Calzata" poiché non è omologato per guidare con la mentoniera aperta, modalità utile specialmente d'estate in città.

Portata e comfort

La valutazione della portata l'abbiamo eseguita a coppie con il sistema Mesh: un motociclista fermo e l'altro in movimento, con controllo GPS della distanza. Si va dai 300 metri (Shoei) ai 700 metri (AGV). Sono valori inferiori a quanto dichiarato (valutato in condizioni ottimali), come già abbiamo potuto verificare nelle precedenti comparative, poiché dipendono dal contesto: noi abbiamo usato una strada rettilinea normalmente trafficata per valutare la portata nell'uso reale. Anche se sembrano bassi sono comunque utili, in più quando si viaggia in gruppo ogni casco funge da ripetitore aumentando notevolmente la dimensione della rete.

Autonomia

Per valutare la durata delle batterie abbiamo registrato il suono di una radio trasmesso continuamente da un casco all'altro. Da questo punto di vista la tecnologia ha compiuto notevoli passi avanti, tutte le case dichiarano ben oltre 10 ore di autonomia in conversazione con rete Mesh attiva (situazione di maggior consumo), un valore più che abbondante anche per un viaggio impegnativo. Nelle nostre prove dopo una normale giornata di uso su strada le batterie erano sempre ben oltre il 50% della capacità, assicurando il collegamento per tutto il viaggio. In sostanza oggi l'autonomia non è più un problema.

MarcaQualità audioFacilità d'usoAutonomiaCalzataRumorositàFinitureVoto
Shoei Neotec II + SRL Mesh9,599109,5956
Schuberth C5 + SC299998,5953,5
AGV Tourmodular + Inside7,589,599,58,552
Sena Impulse9,59988,5852
Scorpion EXO-930 Smart87108,597,550
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