Continua lo sviluppo dei caschi e dei sistemi di interfono, cosa che con questa prova abbiamo potuto toccare con mano. Siamo passati dalle prime generazioni wireless (che oggi ci paiono con voci gracchianti e possibilità molto limitate), alle successive evoluzioni con connessione Bluetooth, che è diventata sempre più veloce, affidabile, versatile, con maggior portata e minor consumo. A tutto ciò si sono aggiunti componenti di alta qualità (altoparlanti e microfoni), e App anch'esse sempre più evolute. Un ulteriore passo avanti è stato compiuto infine con la tecnologia Mesh, che come vedremo semplifica ancor più le cose permettendo connessioni di gruppo avanzate.
L'uso personale dell'interfono
Oggi gli interfoni si collegano con i dispositivi Bluetooth, tra cui navigatori e cellulari, che si sono talmente evoluti da poter offrire una serie di funzioni pressoché infinita. Con dei semplici comandi vocali possiamo telefonare accedendo alla nostra rubrica, rispondere o declinare una telefonata, ascoltare la radio, la musica, chiedere informazioni, notizie sul meteo, sulla viabilità. Attivando il navigatore, sia una app sul cellulare o un altro dispositivo, possiamo ascoltare le indicazioni del percorso.
Gioie e dolori: se la moto poteva essere un momento di puro svago, in cui si pensava solo a gustarsi la guida, oggi può diventare un'estensione dell'ufficio. Ma c'è la scappatoia: spegnere il telefonino…
Utilizzo in coppia
Assieme all'uso personale, la comunicazione con il passeggero è l'utilizzo più diffuso di questi sistemi. Qui non ci sono indicazioni particolari sulla tecnologia da scegliere, poiché non ci si allontana e quindi si deve solo garantire il semplice collegamento a brevissima distanza, senza problemi di portata e di sgancio-riaggancio.
L'unico consiglio che diamo è orientarsi su un prodotto di qualità, che assicuri un suono piacevole (una voce gracchiante alla lunga stanca), insieme a una buona autonomia.
Chiacchiere di gruppo
L'uso in gruppo dell'interfono non è una novità, essendo disponibile già con il sistema Bluetooth, ma con la più recente tecnologia Mesh si può ottenere molto di più.
Il Bluetooth funziona formando una catena, e più è ampia, più è debole, poiché se un anello viene rimosso (cioè un motociclista si allontana dal gruppo oppure spegne l'interfono), si interrompe. Un sistema Mesh è invece una rete flessibile, in cui ogni unità, cioè ogni motociclista, è costantemente collegato con tutti gli altri, e se questo abbandona il gruppo la comunicazione non si interrompe. Se il gruppo si divide in due, perdendo quindi il contatto, i due nuovi gruppi continuano a comunicare realizzando quindi due reti indipendenti, e se in seguito si riuniscono, torna la comunicazione di gruppo, quindi estesa a tutti.
Questo sistema è stato introdotto da Cardo Systems nel 2015 con il nome Dynamic Mesh Communication (DMC). Come funziona: si parte associando la propria unità a un gruppo, e poi ci si può dimenticare di attivarla ogni volta. Sia che ci si allontani o si disertino giri in gruppo per mesi, la prima volta che ci si riunisce il sistema si riaggancia automaticamente (senza la necessità di premere alcun pulsante).
Il sistema di Cardo, che da allora è stato perfezionato raggiungendo le funzionalità ora descritte, è stato adottato anche da altre aziende. Una nota importante: ogni azienda utilizza il proprio sistema Mesh, quindi se si vuole fare gruppo occorre acquistare caschi con la stessa tecnologia.
Nella nostra prova ne troviamo tre: Cardo, Sena e uClear, che non si "parlano" tra loro, che hanno il vero punto di forza nella semplicità della connessione e la versatilità della rete.
In questa prova abbiamo chiesto cinque coppie di caschi modulari (di cui potete leggere le singole prove cliccando sul Marchio): AGV, equipaggiati con il sistema Cardo; Scorpion, con il sistema Exo-Com di Uclear; Schuberth, Sena e Shoei, con tecnologia Sena. Avendo lo stesso sistema questi ultimi sei possono quindi formare una rete Mesh.
Collegamenti misti
Questi sistemi di comunicazione permettono anche di realizzare dei collegamenti incrociati, ma in questo caso la connessione dell'ospite si esegue con il "vecchio" Bluetooth, perdendo i vantaggi del sistema Mesh e altre funzioni che dipendono dal tipo di abbinamento. Le combinazioni sono quindi tantissime.
L'intricato gioco dei tasti
Tutti i singoli sistemi offrono infinite funzioni, partendo dal collegamento con dispositivi Bluetooth e dalla connessione casco-casco, che si attivano applicando varie combinazioni dei tasti della pulsantiera di controllo installata sul casco e alcune anche con l’uso della relativa app, disponibile per ogni sistema.
Ogni marca ha il proprio codice, cioè tutte le operazioni si attivano premendo i tasti della pulsantiera (da 3 a 5) con una determinata sequenza e tempistica e osservendo i colori e il lampeggio dei led di segnalazione. A volte la procedura è intricata, tanto da poter scoraggiare. Tuttavia basta qualche tentativo per riuscire a ottenere il risultato voluto. In più una grossa mano arriva dai tutorial video, che mostrano le operazioni chiarendole rapidamente.
Un consiglio: nelle prime uscite in moto portatevi dietro la guida rapida che riassume in poche pagine le operazioni più comuni. Alla fine, una volta impostato il collegamento Mesh, sarà semplicissimo ricordarsi l'uso dei tasti, e anche individuarli al volo indossando i guanti.
Alla valutazione dei sistemi di comunicazione abbiamo affiancato quella dei caschi, raccogliendo non solo i dati dei rilevamenti tecnici ma anche i giudizi personali dei tester impegnati nella prova su strada.
Ultimo appunto sulle omologazioni. Siamo in un periodo di transizione, quindi troviamo alcuni caschi conformi alla ECE 22/05 e altri alla nuova e più severa ECE22/06; a questa si aggiunge la J, che permette di guidare con la mentoniera aperta. Ricordiamo infine che la ECE 22/06 vieta l'uso degli apparati esterni, e quelli interni devono essere omologati insieme al casco, per garantire che l'installazione non indebolisca la calotta. Per questo tante aziende di caschi hanno scelto la strada dell'interfono interno, che è anche molto più comodo.