Scatta dalla Pole Tamburini, ma al via Jezek lo sorprende. Il pilota della BMW è seguito da Massei, Calia, Guarnoni e De Rosa, mentre Andreozzi parte bene ma scivola all’8° posto, preceduto da Savadori ma davanti a Russo. Per trovare un altro italiano bisogna andare al 15° posto, occupato da Marconi. Alla fine del primo giro De Rosa supera Calia e Russo passa Andreozzi.
Al secondo giro le posizioni cambiano molto: Tamburini è di nuovo in testa, seguito da Calia, Jezek, Massei, De Rosa e Savadori, mentre Andreozzi è arretrato fino al 14° posto. In compenso Marconi è 13°, D’annunzio 15°.
Altro giro, altra classifica: Jezek scende in ottava posizione, superato anche da Trautmann, mentre De Rosa sale virtualmente sul podio soffiando a Massei il 3° posto. Ma sta tornando anche Savadori: ha passato anch’egli Massei e ora è 4°. Il più veloce in pista è Tamburini, unico a girare in “44”, mentre Savadori si vede ripassare dalla Panigale di Massei.
Siamo al giro 6 e lotte vere non ce ne sono per il podio. Battagliano in compenso per il 4° posto Massei, Savadori, Russo e Trautmann. Dei quattro, a metà gara il più veloce è Russo, mentre in gara si segnala il passo di De Rosa, che gira in 1’44”5. Giusto il tempo di un giro, il primato passa a Calia, più veloce di un paio di decimi, ma anche Tamburini “tira” di più di Raffaele.
La lotta a quattro per il 4° posto si è divisa in due lotte a due: Massei e Savadori si giocano la… medaglia di legno, Russo e Trautmann il 6° posto.
Al 9° giro Calia cade e lascia strada libera a De Rosa, con Savadori che sale sul terzo gradino del podio virtuale. Proprio la lotta per il 4° posto è quella che anima il finale di gara, quando i distacchi tra i primi tre sono ormai molto ampi. Russo, Trautmann e Massei, invece, sono vicini e… se le danno. Il promo passo lo fa proprio l’austriaco, passando Massei. Russo deve gestire un vantaggio di oltre un secondo, e il suo passo glielo permette, dato che è più veloce di oltre 6 decimi. Inyanto Massei è sopravanzato anche da Guarnoni e Jezek si fa sotto.
A due giri dalla fine Savadori gira di circa 4 decimi più veloce di De Rosa, ma ormai il divario tra i due è di oltre due secondi e mezzo, e non c’è più tempo. Intanto Guarnoni ha passato Trautmann ed è 5°, dietro a Russo. Bel recupero di D’Annunzio, 10°.
Ma ormai siamo agli sgoccioli: la gara si chiude con la vittoria di Tammburini, seguito da De Rosa e Savadori; giù dal podio Russo, Guarnoni, Trautmann, Massei, Jezek, Staring e D’annunzio. A punti anche Andreozzi (13°) e Marconi (14°)
Manca solo una gara al termine del campionato e il punteggio acquisito oggi da Tamburini e Savadori non consente di dichiarare chiusi i giochi per il titolo. Il distacco tra i due è di 25 punti a favore di Savadori, quindi il Campionato si decide in Francia il 4 ottobre, quando al pilota Apprilia basterà… timbrare il cartellino. Se dovesse fare zero punti e Tamburini al contempo vincere, andrebbero a pari punti e pari numero di vittorie. In questo caso, non deciderebbero nemmeno i piazzamenti da podio, perché entrambi i piloti potrebbero vantare lo stesso numero di vittorie (4) e lo stesso numero di piazzamenti (2 secondi e un terzo per entrambi). Finora anche le pole e i giri veloci sono uguali: 3 e 2 per entrambi, ma ovviamente a Magny Cours la situazione cambierà. Finale avvincente di una stagione che comunque incoronerà un italiano: bravi, ragazzi.