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I segreti del motore della nuova BMW M 1000 XR

Sono tante le differenze tra M 1000 XR e S 1000 XR, ma quella più significativa è senza dubbio il motore. La M utilizza il quattro-in linea della sorella supersportiva S 1000 RR, che nasconde, però, molte differenze al suo interno

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Sono tante le differenze tra M 1000 XR e S 1000 XR, ma quella più significativa è senza dubbio il motore. La M utilizza il quattro-in linea della sorella supersportiva S 1000 RR. Il layout è il medesimo del propulsore della S e le dimensioni esterne non cambiano al pari di quelle di cilindrata (999 cc), diametro valvole (33,5 mm in aspirazione, 27,2 mm in scarico), alesaggio e corsa (80x49,7 mm) e diametro dei corpi farfallati ride by wire (48 mm).

La M è però dotata di cornetti di aspirazione ad altezza variabile, di meccanismo Shift Cam (alzata e fasatura variabile delle valvole), di valvole in titanio anziché acciaio, di condotti di aspirazione differenti, di un rapporto di compressione superiore (13,3:1 contro 12,5:1), di batteria al litio (1.288 gr), di rapporti più corti (quarta, quinta, sesta oltre alla finale che ha rapporto 2,765 anziché 2,647), di cambio elettronico bidirezionale di serie, di un differente impianto di scarico con silenziatore Akrapovic in titanio con fondello in carbonio.

Sviluppa 201 CV a 12.750 giri/min e 113 Nm a 11.000 giri/ min (motore S 1000 XR: 170 CV a 11.000 giri/min e 114 Nm a 9.250 giri/min).

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BMW M 1000 XR 2024 

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