Dopo aver esaminato le oltre 340 candidature per la partecipazione al GS Trophy 2016, i tecnici BMW hanno invitato presso il Castello di Pomino (FI), all’interno della tenuta dei Marchesi de’ Frescobaldi, i 50 candidati che hanno passato la prima scrematura. Tutte le fasi delle selezioni, dalle candidature alle prove finali, sono state gestite dallo staff di BMW Motorrad Italia insieme al Direttore Tecnico della BMW GS Academy, Beppe Gualini, e da un giudice d’eccezione: Kristian Ghedina. I partecipanti alla fase finale delle selezioni hanno dovuto affrontato una serie di prove che hanno via via ridotto il gruppo. Le prove di guida si sono svolte in sella a
R 1200 GS (che abbiamo recentemente
testato in off road in Portogallo) e
F 800 GS, sia su un fettucciato stretto e insidioso, sia su un percorso tecnico composto da salite, discese e curve in contropendenza, utili per valutare le capacità tecniche dei partecipanti. La guida però non è stato l’unico elemento valutato, i partecipanti hanno dovuto dimostrare la loro conoscenza tecnica riassemblando i pezzi di una moto smontata. Le prove del primo giorno sono state 4 in totale e la giornata si è conclusa con un test fisico, una corsa campestre di circa 5 km, al termine della quale il gruppo è stato snellito a 20 partecipanti. Nella seconda giornata i candidati si sono sfidati in un’ulteriore prova tecnica di guida e in un test di orientamento.
All’ora di pranzo il gruppo è stato dimezzato e solo in dieci hanno avuto accesso all’ultima prova, una “group task” studiata per verificare le dinamiche all’interno di un gruppo, la resistenza sotto stress fisico e le doti di leadership. Al termine dei due giorni di dure prove, i tre candidati che si sono maggiormente distinti e che hanno staccato il biglietto per il prossimo GS Trophy sono: Mattia Ferrari, 22 anni da Scandiano (RE), Giovanni Sala, 42 anni da Piacenza e Massimo Doretto, 50 anni da Fiorano (MO).