Abbiamo messo alla prova i nuovi T32 in un viaggio di oltre 700 km, che da Alberobello (BA) ci ha portato fino a Praiano (SA), percorrendo le magnifiche -ma a volte malmesse- strade dell’entroterra e delle coste di Puglia, Basilicata e Campania. Variegate le nostre compagne di viaggio: Yamaha MT-07, KTM 890 Duke, Kawasaki Z900RS, Yamaha Tracer 9 (che monta la T32 di primo equipaggiamento), BMW S 1000 XR… La prima cosa che si nota è anche abbastanza logica: le T32 hanno solchi più ampi rispetto alle T31, ciò significa porzioni di gomma più piccole, che si riscaldano quindi più in fretta. Fin dal primo momento che ci si mette in movimento gli pneumatici offrono un grande grip e trasmettono tanta confidenza. Soprattutto all’anteriore che, grazie anche ad una carcassa più morbida, permette di "sentire" l’avantreno tra le mani e infonde molta fiducia a inserirsi in curva senza aggrapparsi ai freni. Assente l’effetto di auto raddrizzamento nel caso in cui si pinzano i freni a centro curva. Uno degli obiettivi di Bridgestone era proprio quello di migliorare il feedback all’anteriore, e in questo la Casa ci è riuscita in pieno. Allo stesso tempo, il fatto di aver intagli più ampi non ci ha mai dato la sensazione di una minor stabilità o rigidità della gomma in appoggio. Anzi, i T32 restano stabili anche nei veloci curvoni autostradali. Non si tratta forse degli penumatici più agili in commercio, ma di certo li posizioniamo tra i più progressivi e intuitivi. La discesa in piega è lineare e non si avverte mai la sensazione che la gomma tenda a “cadere” all’interno della curva. Di grip ce n’è tanto, più di quando basta a divertirsi su strada, e solo tenendo ritmi da TT (in alcuni tratti del nostro viaggio il percorso era stato chiuso al traffico per le foto), con uscite di curva full gas, abbiamo avvertito un leggero slittamento del posteriore. Nulla di brusco, ma uno slittamento “dolce”. Tutte le reazioni di questi nuovi T32, infatti, sono sempre ben prevedibili. Le condizioni meteo incontrate, con sole e asfalto caldo e asciutto, ci hanno permesso di scoprire, e godere, del lato fun di queste gomme, ma non ci hanno consentito di verificare il miglioramento dichiarato rispetto ai precedenti T31 in condizioni di bassa temperatura e sul bagnato. Per il momento vi riportiamo quanto dichiarato da Bridgestone: i T32 necessitano il 7% di spazio in meno necessario per fermarsi sul bagnato. Invariata anche la percorrenza dichiarata rispetto ai predecessori.
Quel che possiamo dirvi alla fine del nostro viaggio è che i T32 sono degli ottimi pneumatici per viaggiare in piena sicurezza e allo stesso tempo anche prevedibili e divertenti per soddisfare la vostra voglia di curve in solitaria.