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Cyclone RC680: 100 CV e forcellone monobraccio

Sfruttando un motore quattro-in-linea, la Cyclone RC680 è la prima moto sportiva prodotta dalla Casa cinese che promette una dotazione premium ad un prezzo popolare. Ecco tutte le caratteristiche

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Quello delle moto sportive di grossa cilindrata è un mercato che nel nostro paese, vuoi per i costi e per la poca comodità nell’utilizzo su strada, negli ultimi anni ha visto immatricolati pochi veicoli se rapportato a segmenti come le adventure o le crossover. Le supersportive piacciono, e parecchio, ma i loro prezzi sempre più proibitivi le racchiudono in una nicchia di mercato piuttosto ristretta. In controtendenza vanno però i produttori di moto orientali, che nell’ultimo periodo si stanno lanciando nel segmento delle carenate proponendo diverse cilindrate in altrettante differenti ricette: Le quattro-in-linea come la Kove, che ha presentato lo scorso anno la 400 RR, la Kawasaki ZX-4R, la QJ Motor SRK 600 RR oltre alla SRK1000RR vista ad EIcma come concept e CFMOTO che è al lavoro su una superbike 1000 con motore V4. Ah, non dimentichiamoci però della Aprilia RS 457!

Un ricco ventaglio di offerte, che dimostra quanto in particolar modo in oriente si creda nelle moto sportive e nel loro fascino. A testimoniare ulteriormente ciò Cyclone, marchio dell’azienda Zongshen che ultimamente sta facendo parlare di se, con diverse novità interessanti in arrivo, come le RE650 (stradale) e la RX650 (enduro), entrambe spinte da un propulsore di derivazione Norton.

L’ultima nata nella gamma Cyclone è invece la RC 680, una sportiva spinta da un motore quattro cilindri in linea la cui architettura sembra ispirata a quella del motore Honda che alimenta le CBR650R e CBR650F.

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L’unità Zongshen utilizza però un albero motore che rispetto al quattro in linea Honda aumenta la corsa e la cilindrata, che passa infatti a 674 metri cubi con un alesaggio di 67 mm. Non viene dichiarata la potenza, ma sono ipotizzabili 100 CV circa.

Ciò che colpisce della Cyclone RC 680 è il prezioso forcellone monobraccio, oltre ai terminali di scarico aggressivi collocati vicino alla ruota. Osservando il telaio pare essere in alluminio, e abbinati a questo troviamo un monoammortizzatore centrale al posteriore e una forcella a steli rovesciati con pinze monoblocco radiali Brembo all'anteriore.

Difficile dire quando e se arriverà da noi, attualmente la moto sarà disponibile per il solo mercato orientale.

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