Estoril (PORTOGALLO) dicembre 2009 – Dopo la
prova in anteprima
pubblicata sul fascicolo di novembre siamo tornati in sella all’Aprilia
RSV4 R, questa volta sul circuito dell’Estoril che, purtroppo, abbiamo
trovato scivoloso a causa della pioggia caduta due giorni prima. La V4
di Noale si riconferma una delle supersportive più belle e performanti
sul mercato, anche nella golosissima versione “base”. Costa 4.000
euro
in meno della Factory (16.200 indicativi c.i.m.), non ha le sospensioni
Ohlins, i cornetti ad altezza variabile e le parti in carbonio, ma è efficace
praticamente quanto la sorella top. “C’è circa mezzo secondo a
favore
della Factory, ma ci vuole un polso veramente esperto per far emergere
questa differenza”. Bisogna fidarsi, se lo dice Alex Hoffman. È lui
il pilota (ex 250, 500 e MotoGP) che sviluppa in pista il progetto RSV4.
L’abbiamo incontrato, e intervistato, qui in Portogallo.
Alex, com’è nata questa moto?
“Il primo test della versione da SBK è stato a fine 2007, a Valencia.
L’unico grosso vincolo progettuale imposto dagli ingegneri era quello
dell’architettura del motore, sul resto ho avuto molta più libertà. Con
il team di sviluppo abbiamo lavorato tantissimo su elettronica e ciclistica:
il primo prototipo girava in 1.42”, mentre ora a Valencia la moto gira
8 secondi più forte.”
Avete preso qualche supersportiva concorrente come riferimento?
“No. Nella mia carriera ho guidato diverse moto da Gran Premio, dalla
250 alla 500, alla MotoGP 1000 e 800. Ho cercato di mettere il meglio di
ognuna di queste dentro la RSV4. E il meglio equivale alla facilità. La
moto migliore è quella di cui riesci a dimenticarti mentre sei in sella:
quando ottieni questo, sei certo di avere fra le mani una grande moto.”
Quanto c’è della moto da SBK sulla stradale?
“Oltre il 70% delle soluzioni sviluppate per la moto da gara vengono
trasferite
alla stradale.”
Secondo te c’è ancora molto margine di miglioramento?
“Beh, la moto perfetta non esiste, qualcosa che si può migliorare
c’è
sempre. Ora però si tratta di dettagli veramente minimi, l’RSV4 è giÃÂ
oltre il 90% del suo potenziale.”
All’Estoril, per la presentazione della RSV4 R, è venuto pure Leon Camier,
il campione 2009 della BSB – British Superbike - (in sella alla Yamaha
R1) che nella stagione 2010 saràil compagno di squadra di Max Biaggi.
Dopo il ritiro di Nakano, ha corso le ultime due gare del mondiale ‘09,
conquistando due ottimi piazzamenti a Portimao (6° e 7°). Gli abbiamo chiesto
di raccontarci la RSV4.
Leon, qual è stata la tua prima impressione in sella all’Aprilia?
“Mi ha stupito il motore, impressionante. Questa moto è in assoluto la
più veloce tra le SBK.”
Per quanto riguarda la ciclistica?
“Efficacissima, ma non ho avuto il tempo di trovare il feeling migliore.
Devo lavorare sul setting, perché in curva non riesco ancora a essere veloce
come vorrei… ma considerando il pochissimo tempo che l’ho guidata
sono
giàcontento dei risultati.”
Pensi ci sia qualche caratteristica della RSV4 che possa essere migliorata?
“Ora, per quanto mi riguarda, si tratta solo di trovare il giusto setting.
Max ha giàdimostrato la competitivitàdella moto (con il secondo miglior
parziale di punti guadagnati nell’ultima metàdi stagione, ndr), che verrÃÂ
sviluppata ulteriormente quest’inverno.”
Cosa ti aspetti dalla stagione 2010?
“Beh, vorrei vincere il mondiale, ovviamente.”