Dayang non ha rilasciato informazioni dettagliate sul proprio motore, se non la cilindrata di circa 450 cc, con i cilindri disposti a V e l’angolo di questi di 60°. Possiamo poi notare il sistema di raffreddamento a liquido, e un terminale di scarico 2 in 1. La trasmissione finale è affidata ad una cinghia dentata.

A livello ciclistico la Dayang è costruita attorno ad un telaio a traliccio in acciaio, al quale è abbinato un forcellone nel medesimo materiale, con due ammortizzatori regolabili nel solo precarico. All’anteriore fa bella mostra di sé una forcella a steli rovesciati, mentre l’impianto frenante sfrutta un maxi-disco anteriore con pinza a quattro pistoncini ad attacco assiale. I cerchi sono da 18” l’anteriore e 15” il posteriore, e calzano rispettivamente pneumatici nelle misure 120/80 e 150/80.

A livello elettronico troviamo un sistema ABS a due canali e il controllo di trazione che può essere disattivato. Offerta anche nella più prestigiosa versione “Timo”, che in aggiunta offre manubrio piatto in alluminio e specchietti bar end, la Dayang TMW è disponibile in Cina, ma non è ancora dato sapere se questo modello arriverà nel nostro mercato attraverso qualche importatore.