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Ducati: riparte la produzione!

A Borgo Panigale si va verso la progressiva ripresa della produzione: tornano al lavoro gli addetti alle linee di produzione delle moto. Riorganizzati gli orari dei turni. Chi può continua a lavorare da remoto. Ducati prolunga, invece, la sospensione delle visite

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Il graduale miglioramento della diffusione della pandemia di Coronavirus nel nostro Paese ha consentito al Governo di permettere la ripresa della produzione alle aziende ritenute strategiche per l’economia nazionale, la cui attività sia rivolta in modo prevalente alle esportazioni, e il cui prolungamento della sospensione rischierebbe di fare perdere al nostro paese ulteriori quote di mercato.

Grazie a ciò, quindi, Ducati ha potuto iniziare un graduale ritorno alla normalità e a partire da oggi (27 aprile) a Borgo Panigale si va verso la progressiva ripresa della produzione. Al momento sono rientrati al lavoro solo i lavoratori destinati alle linee di produzione: gli addetti all’officina e gli addetti al montaggio motori e, da martedì 28 aprile, anche gli operai per i montaggi delle moto. La produzione è stata riorganizzata, passando da un turno di otto ore a due turni di sette ore per permettere di avere all’interno dello stabilimento il minimo numero di persone contemporaneamente e quindi ridurre i possibili contatti. La mensa sarà attiva ma con un posto a sedere ogni quattro sedie.

Gli impiegati, invece, continueranno a lavorare in smartworking, solo chi non sarà in grado di svolgere il suo lavoro da casa avrà la possibilità di accedere allo stabilimento. Saranno quindi al lavoro da remoto tutto il personale dell’area commerciale, marketing, IT, gestione personale, finanza, acquisti, logistica. I tecnici impegnati nelle attività sperimentali di Ricerca e Sviluppo avevano già ripreso le attività grazie al permesso per lo specifico codice Ateco, presenti quindi a Borgo Panigale i tecnici delle sale prova motori, quelli che svolgono test sulle moto e i test di laboratorio. Continueranno a lavorare da remoto tutti i progettisti, i project manager, chi si occupa di calcolo e i designer. Saranno in questo modo garantite le consegne delle moto Ducati e lo sviluppo dei nuovi prodotti.

Tutte le regole di comportamento vigenti in Ducati rispettano il protocollo condiviso aggiornato del 24 aprile, e per alcuni punti sono ancora più restrittive. Ad esempio in Azienda vige l’obbligo assoluto di utilizzo delle mascherine, indipendentemente dalla distanza. Tutto il protocollo Ducati è il frutto del lavoro di una commissione congiunta fra azienda e RSU che si è formata il 23 febbraio, appena due giorni dopo la scoperta del primo contagiato in Italia. Molte delle misure inserite sono il risultato di un’analisi dei protocolli utilizzati negli stabilimenti Cinesi del gruppo VW, in particolare la FAW-VW di Chanchung, dove la produzione è stata sospesa solo per una settimana e dove tuttora sono in vigore rigorose misure di protezione, distanziamento e sanificazione.

1/6 Linea di montaggio motori alla Ducati


"Siamo pronti per partire, abbiamo lavorato duramente in queste settimane per ridurre al minimo ogni rischio – ha dichiarato Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati – nonostante questo dovremo essere estremamente cauti e rigorosi. Il virus è tuttora in circolazione e dobbiamo quindi essere molto attenti per combattere ogni possibile forma di trasmissione. Questo è il motivo per cui tutte le persone presenti in stabilimento indosseranno la mascherina, dobbiamo proteggere la popolazione aziendale dalla presenza dei positivi asintomatici che, pur in percentuale molto ridotta, sono oggi presenti e non saranno identificati dal test obbligatorio della temperatura. I test sierologici possono aiutare ma rappresentano solo un’istantanea, andrebbero ripetuti ogni giorno prima dell’ingresso e questo è evidentemente molto difficile. Per questo sono così importanti mascherine e distanza. Adatteremo ovviamente i protocolli all’evoluzione della situazione sanitaria e alle indicazioni dello Stato e della Regione Emilia-Romagna. Siamo stati costantemente in contatto con il Presidente Bonaccini, che ringrazio per il supporto, con l’assessore Colla e con il commissario Venturi per prepararci al meglio. Il mercato delle due ruote è fortemente stagionale e già il fermo produttivo di marzo e aprile ha avuto effetti molto negativi sulle vendite. Il mercato Cinese è già in piena ripresa, in Corea e Giappone le vendite vanno bene. In Germania i concessionari sono aperti da una settimana e già abbiamo una forte scarsità di prodotto. Credo davvero che questa ripartenza possa permetterci di ridurre, almeno in parte, l’effetto molto negativo del lockdown che siamo stati obbligati a fare, purtroppo nel momento peggiore. Abbiamo uno splendido portafoglio ordini: la nuovissima Streetfighter V4 appena lanciata ha ottenuto consensi unanimi da parte della stampa specializzata ed è la indiscussa regina della categoria. Purtroppo la produzione è stata bloccata ad appena un mese dall’inizio. Poi tanti ordini anche per la Multistrada 1260 S Grand Tour e per la Panigale V2. Abbiamo i magazzini vuoti anche di Multistrada 950 e Scrambler 1100 PRO. La moto in questa “fase 2” sono convinto si rivelerà un mezzo straordinario per unire divertimento, passione e possibilità di disporre di un veicolo con cui trascorrere i weekend ma anche muoversi in città velocemente e in tutta sicurezza, senza problemi né di parcheggio né di distanza sociale. Voglio ringraziare tutti i dipendenti di Ducati che hanno con pazienza e collaborazione gestito questa fase molto anomala e ci stanno supportando per gestire la ripartenza".

Nonostante la riapertura delle linee di produzione, Ducati conferma la sospensione delle visite di Museo, Fabbrica e Fisica in Moto fino a data da destinarsi, così come è vietato l’ingresso in stabilimento a fornitori, dealer, ditte esterne in appalto, e più in generale personale esterno, salvo comprovata ed inderogabile necessità per la continuità delle attività produttive, di sviluppo prodotto e dei servizi generali.

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