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“Le Ducati sono troppo care”

Un lettore ci scrive per lamentarsi del fatto che i prezzi dei vari modelli sono costantemente e inesorabilmente aumentati. Secondo lui, inoltre, il rapporto qualità/prezzo è bassissimo. Ecco il nostro punto di vista

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Ducati Multistrada V2 2022

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Caro direttore, Sono un motociclista da tanto tempo e negli ultimi 25 anni ho avuto solo Ducati, con le quali ho percorso oltre 250.000 km. Vorrei commentare il nuovo corso Ducati, sostanzialmente da quando è stata acquisita da Audi. Ebbene i prezzi dei vari modelli sono costantemente e inesorabilmente aumentati, fino ad arrivare oggi a un livello per me ingiustificato.

Il rapporto qualità/prezzo è bassissimo, a causa del denominatore che è cresciuto esponenzialmente. Prendiamo per esempio la Multistrada 950S, che ora si chiama V2S, ma il prodotto è il medesimo del 2019: quell’anno aveva un prezzo di listino di 16.290 euro (ed era un prezzo già alto a detta di tutti, anche dei tester/giornalisti), oggi il prezzo è di 19.090. Prezzo aumentato del 17%. La qualità invece è a livello di molti altri competitor che pur mantenendo prezzi molto più accessibili, hanno via via migliorato molto in termini di qualità.

Evito di parlare poi dell’esorbitante costo dei tagliandi, per lo meno dei modelli con il desmo, da fare per forza presso la rete ufficiale, per mantenere la garanzia. Se vogliamo fare paragoni con prodotti della medesima fascia (Yamaha Tracer, Honda Transalp, Suzuki V-Strom 800SE, Triumph Tiger 900) il prezzo è mediamente più alto del 35/40%. Per non considerare le cinesi. Certo, ogni azienda fa la politica dei prezzi che ritiene di fare in assoluta libertà, ci mancherebbe, supportando gli aumenti con adeguate politiche commerciali, devo dire, molto efficaci come fa Ducati, che è stata abilissima ad innalzare non la qualità, ma la percezione che si ha di essa. Ma tutto ha un limite, e questo limite per me è stato superato. Quindi non volendo far parte del parco buoi da spennare a piacimento, io non acquisterò mai più Ducati.

Andrea Angelo Maria Inghirami – Massa

Caro Andrea, è innegabile che i prezzi siano cresciuti dal 2019, ma questo non vale solo per Ducati: chi più chi meno, la stragrande maggioranza dei costruttori ha ceduto prima al rincaro delle materie prime e dell’energia, poi all’inflazione, che dal 2019 a oggi è cresciuta, secondo Istat, del 16,4%.

Per esempio, nello stesso lasso di tempo la BMW R 1250 RT (che ha tuttora il 1250) è aumentata del 19%, mentre la Triumph Tiger 1200 in allestimento top addirittura del 24%. Quanto alla qualità Ducati, proprio la Multi 950 è uscita benissimo dal nostro Long Test del gennaio 2020. Che la garanzia (per Ducati 4 anni) richieda tagliandi presso le Concessionarie ufficiali è pratica comune, in caso contrario non si può usufruire dei due anni extra in omaggio.

Le concorrenti che citi sono meno blasonate (le giapponesi in generale), oltre che più piccole di cilindrata (Honda Transalp e Suzuki V-Strom). La Tiger costa (poco) meno, ma allestita come la Multistrada 950 S è quasi allineata. Stesso discorso per la Multistrada V4 rispetto alla BMW R 1300 GS - vedi la comparativa pubblicata sul fascicolo di gennaio 2024. A nostro giudizio, poi, le cinesi minacceranno presto i marchi generalisti, piuttosto che l’alto di gamma.

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