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Honda brevetta telecamere e radar per l'Africa Twin

La Casa dell’Ala prosegue nello sviluppo dei sistemi di sicurezza alla guida che prevedono oltre al radar due fotocamere integrate nel frontale della Africa Twin, con funzione di monitoraggio del traffico. Ecco di che si tratta e cosa cambia rispetto ad un sistema radar

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Ormai di serie su molte auto, i sistemi di sicurezza che utilizzano la tecnologia radar iniziano ad essere sempre più frequenti anche sulle moto di grossa cilindrata e di fascia economica piuttosto alta, come le globetrotter di BMW, Ducati, KTM e la Yamaha Tracer 9 GT+.

L'idea che Honda sta sviluppando e che ha già brevettato da alcuni anni riguarda l'adozione, in combinazione al radar, di telecamere stereo. Questa tecnologia permette in miglior modo di riconoscere gli oggetti, triangolandone la posizione, la distanza dal veicolo e ha anche il vantaggio di riconoscere segnali stradali, semafori e luci dei freni di altri veicoli.

Per farlo vengono utilizzati sensori CMOS, CCD e MOS, gli stessi utilizzati nelle fotocamere degli smartphone per captare la luce ed analizzarla.

Osservando sempre l’immagine presente nella domanda di brevetto, si vede come la fotocamera abbia una staffa dedicata, posizionata al di sotto dei due fari a LED, la cui funzione è quella di proteggerla da sassi e insetti che potrebbero rovinarla. Inoltre, la fotocamera non è vincolata con un incastro alla staffa, ma è fissata con giunti in gomma in modo che possano smorzare le vibrazioni.

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Tale sistema ha lo scopo di introdurre sull'Africa Twin sistemi di sicurezza come la frenata assistita, che si baserebbe appunto su quanto rilevato dagli "occhi elettronici" di radar e fotocamere.

Nello specifico, il sistema ha lo scopo di aiutare il pilota nella frenata quando questa non dovesse essere sufficientemente incisiva per arrestarsi prima dell'ostacolo. Una frenata improvvisa e non prevista dal pilota su un mezzo a due ruote non gioverebbe alla sicurezza del pilota.

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