Presto Bimota potrebbe avere una nuova vita. Sembrerebbe infatti che Kawasaki Heavy Industries Japan (non la filiale italiana) stia definendo con gli imprenditori svizzeri Marco Chiancianesi e Daniele Longoni gli ultimi dettagli dell’acquisto della factory riminese, il cui nome è l’acronimo di Bianchi, Morri e Tamburini, che la fondarono nel 1966. Per il momento bocche cucite in merito in Kawasaki, ma stando a quanto riportato da Yesterbike, un motoclub che riunisce appassionati di moto d’epoca e molto vicino a Bimota, sembrerebbe che il matrimonio sia imminente e che presto si terrà una conferenza stampa per ufficializzare la notizia. Ad avvalorare l’ipotesi il fatto che alcuni fornitori storici di Bimota sono già stati contattati informalmente dal nuovo management in vista di una ripresa della collaborazione. Le cifre in gioco per l’acquisto non sono note, ma si può ipotizzare che si tratti di alcuni milioni di euro.
Dopo oltre mezzo secolo (nella gallery in cima all'articolo trovate le foto dei modelli che hanno fatto la storia) in effetti Bimota era rimasta un po’ nell’ombra negli ultimi anni: la sua ultima apparizione ufficiale risale ad Eicma 2015 quando venne presentata la Impeto. Si trattava di una naked spinta dal motore della Ducati Diavel che poteva essere allestita con numerose parti speciali e persino kit escusivi come il “Bimota Experience”, con telaio e forcellone in lega leggera-carbonio, cruscotto con schermo TFT a colori da 3,5” e struttura in lega leggera ricavata dal pieno, oppure con il “SuperCharger”, che offriva il compressore volumetrico per aumentare i valori di potenza e coppia del 15-20%. Ma con il passare del tempo quella moto è rimasta in fase embrionale senza mai entrare in produzione… La volontà di vendere da parte di Chiancianesi e Longoni era nell’aria già da un po’, e sembrerebbe dunque che ora sia cosa fatta, con Kawasaki.