Statistiche web

Lüthi e Kallio girano al Mugello con la KTM MotoGP

La KTM RC16 MotoGP continua i test: il prototipo a 4 cilindri di Mattighofen ha giratoal Mugello. Questa volta a salire in sella alla nuova creatura della Casa di Mattinghofen è stato lo svizzero Tom Lüthi, che si aggiunge al collaudatore "titolare", Mika Kallio. Ecco come è andata: report, foto e dichiarazioni

Il Mugello è "ready to race"

In vista della wild card a Valencia e della presentazione al pubblico prevista ad agosto in occasione del GP d'Austria, si susseguono i test per lo sviluppo della KTM RC16 MotoGP. Dopo l'esordio a fine 2015 al Red Bull Ring, seguito dai primi test ufficiali a Febbraio ad Jerez, da quelli di Marzo a Valencia, da quelli di Brno e Misano, questa volta è stato il turno del Mugello e a scendere in pista in qualità di tester sono stati il "titilare", il finlandese Mika Kallio, e per la prima volta il pilota Moto2 Tom Lüthi. Il meteo ha assistito il team: sole e assenza di vento lungo il rettilineo del traguardo hanno fornito condizioni ideali che hanno permesso alla squadra di testare nuove soluzioni e di comparare le prestazioni della moto con quelle di un altro produttore. L'ingresso ufficiale della KTM in MotoGP è quindi alle porte: vi ricordiamo che il prossimo anno gli alfieri della Casa austriaca saranno Bradley Smith e Pol Espargarò.

La parola a...

Tom Lüthi, collaudatore: “Dopo aver vinto nel 2005 il Titolo Mondiale nella classe 125, sono stato capace di portare a termine un po' di giri di pista su una MotoGP su un circuito asciutto, ma questo è stato per me il primo vero test su una moto del genere. E nonostante la potenza, che si sente immediatamente, è stato incredibile come fin dal primo giro la KTM RC16 era guidabile. Anche se i lunghi rettilinei, gli scollini e le curve di questo circuito non sono probabilmente la cosa più semplice per un rookie MotoGP, sono stato subito capace di essere al livello di Mika e imparare molto. Chiaramente la mia priorità è ancora la Moto2, ma dopo questi due giorni sarò meno nervoso, e aspetterò con ansia i prossimi test con i ragazzi della MotoGP.
 

Mika Kallio, collaudatore: “È stato positivo aver testato setup differenti in tre circuiti molto diversi, specialmente qui al Mugello siamo stati capaci di raccogliere ancor più informazioni riguardo il telaio. Questo è molto importante per gli ingegneri per un ulteriore sviluppo della moto. Il feeling per me era migliore a Jerez, ma qui abbiamo di nuovo avuto bisogno di un diverso setup. Sappiamo dove migliorare e i dati e le informazioni che raccogliamo ci aiutano a passare a una fase successiva. Le piccole pause negli ultimi tre test mi hanno facilitato come pilota a trovare il mio ritmo. Il prossimo test avremo ancora una volta nuove situazioni e sarà interessante misurare i nostri progressi comparandoli con quelli degli altri e vedere dove loro sono più veloci.”

 

Mike Leitner, vicepresidente Onroad: “Nelle ultime quattro settimane il team ha fatto ancora una volta un lavoro eccellente e abbiamo tenuto in tre circuiti differenti lo stesso ritmo dei Gran Premi. Siamo stati capaci di fare buoni progressi con l'ulteriore sviluppo della RC16 proprio grazie alle diverse caratteristiche dei circuiti. Questa volta, abbiamo avuto un altro tester: Tom Lüthi, che è stato sorprendentemente veloce e all'altezza nello sviluppare la nostra MotoGP. Nonostante l'intenso lavoro nei test, Mika Kallio ha guidato bene e con stabilità e sta facendo davvero un buon lavoro. Al Mugello abbiamo avuto la possibilità di portare avanti lo sviluppo per la prima volta su un circuito veloce e anche un altro produttore stava facendo i test. Nelle prossime settimane dobbiamo applicare alla moto quello che abbiamo imparato.”

 

Sebastian Risse, direttore tecnico Onroad: “Il Mugello è un circuito speciale che permette di testare la moto in un modo completamente diverso. Naturalmente abbiamo avuto un occhio di riguardo su cose come il rettilineo e la velocità di punta, che hanno una grande influenza. Comunque, il circuito è costituito da molte curve. Alcune delle cose che abbiamo provato in precedenza in altri circuiti hanno funzionato, mentre altre no, così abbiamo confermato alcune di queste, ma adesso abbiamo altri scopi. Le cose che abbiamo programmato le finiremo adesso prima dei prossimi test e dovremmo essere in grado di fare molti progressi nelle prossime quattro settimane. È possibile analizzare e comparare un sacco di cose con la nostra nuova moto e le gomme e l'elettronica, ma naturalmente il miglior confronto è in pista con gli altri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA