Nella prima metà di sessione, i primi 9 piloti della FP3 rimangono sempre gli stessi della
FP2, con Pol Espargaro che si prende la decima posizione occupata da Danilo Petrucci durante la
FP2. Di rilievo solamente Jorge Lorenzo che si sposta dalla nona alla terza posizione. Il primo a migliorare il tempo di Iannone della FP2 è stato Dani Pedrosa, che a poco meno di 17 minuti dal termina gira appena 31 millesimi più veloce del Ducatista numero 29. Fino a 20 minuti dal termine, tutta la top 10 migliora i propri tempi senza variare di posizione, mentre in zona Q1 (ovvero dalla 11esima alla 21esima posizione) i piloti continuano a migliorarsi senza però “fare il salto” nelle prime dieci posizioni. A rompere questo muro è stato Loris Baz a 15 minuti dal termine. A 30 minuti dal via, è proprio la posizione numero 10 che viene presa d’assedio, con Smith che la occupa momentaneamente grazie al suo 1’55”887, che alla curva 6 del giro successivo cade, ma fortunatamente si rialza senza problemi. A 10 minuti dalla fine, Andrea Dovizioso, dopo aver recuperato una posizione passando dalla numero 8 alla 7, sorprende tutti e passa in testa siglando il tempo di riferimento: 1’55”239, con Rossi che nel frattempo (provvisoriamente 8°) recupera una posizione. Dopo qualche minuto, il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo scavalca Dovizioso e cerca di mettere in riga tutti, grazie al suo 1’55”219; il maiorchino si migliora nel giro successivo abbattendo il muro dell’1’55 (1’54”776 per lui). Marquez ottiene il secondo tempo provvisorio con 1’54”990. Intanto Barbera, che era scivolato nella zona Q1, si riporta in decima posizione, con Pedrosa che segna il terzo tempo: 1’55”113 a 2 minuti dal termine.
Ma Andrea Iannone, ad un minuto dalla fine, sbaraglia tutti e gira con il tempo che gli varrà il primo posto nella FP3: 1’54”639 a bordo della sua GP16. Barbera si porta in settima posizione a 40 secondi dalla conclusione, con Rossi che passa davanti a Dovizioso e lo stesso Barbera e ottiene la sesta posizione provvisoria. Jack Miller è caduto a pochi secondi dalla fine: per lui la Q1 è purtroppo assicurata. Con la bandiera a scacchi che sventola, Dovizioso passa in quarta posizione, mentre Rossi si migliora ma non abbastanza per recuperare posizioni: chiude settimo. Scott Redding cade alla curva 13 alla fine: una brutta caduta solo per la Desmosedici GP dell’inglese del Team Pramac, il quale si rialza sulle sue gambe senza nessun danno evidente.