“Credo che questo anno sarà interessante, ci sono molte differenze per le moto. Tanto è cambiato fra cui due componenti essenziali come le gomme e la centralina, un salto che ha reso tutto molto interessante. Durante la stagione invernale il numero dei piloti più veloci è aumentato. Personalmente sono molto soddisfatto; abbiamo fatto progressi e lavorato tanto in Giappone, in casa del Costruttore sui dati dei test. La nostra moto è stata competitiva e bella da guidare. I test sono importanti ma la gara lo è di più, ora dobbiamo capire dove siamo realmente rispetto agli altri. Per quanto riguarda le mie condizioni io mi sento molto simile all’anno scorso, mi sento abbastanza in forma e motivato a ricominciare. Nei test sono andato piuttosto bene, anche meglio dell’anno scorso. La cosa importante è che la moto sia competitiva e siamo andati forte su tutto le piste, ma per esempio Lorenzo in due su tre è andato più di me. Ci sarà da soffrire, lavorare e magari anche divertirsi in pista. Bisogna fare un discorso generale pensando alle performance dei piloti negli ultimi anni, ma anche un ragionamento su come sono andati i test. Secondo me Lorenzo è il chiaro favorito per la vittoria del campionato, è quello che nei test è andato più forte di tutti. Poi dietro ci metto Marquez, che ha avuto dei problemi, risolti però nell’ultimo giorno. Comunque la storia ci dice che la Honda arriva sempre, purtroppo per noi. Poi è andato molto forte Viñales, sono andato bene io e in Qatar sono andate bene anche le Ducati, non solo Dovizioso e Iannone ma anche Redding. Non bisogna dimenticare Pedrosa, che nei test è velocissimo. Voglio aggiungere che in pista per me è fondamentale avere una persona dall’occhio esperto come Cadalora, con una grande esperienza, che è stato pilota, che sa come si guida una moto e che capisce di pista. Può vedere quell’ultimo “pelo”, quel dieci per cento che dal computer non riesci a vedere”.