Nel numero 12 del 1946 di motociclismo il resoconto sulla nuova moto diventa più dettagliato. Il "pezzo" non è firmato, ma è possibile attribuirlo a Franco Degli Uberti che apre uno scenario alternativo sulla nascita della piccola MV. Nel servizio si prospetta che questa 98 sia stata costruita in tempo di guerra per essere un veloce mezzo di collegamento tra i vari stabilimenti Agusta. Successivamente, alla fine della guerra, si decide di metterla in regolare produzione.
Non è facile credere che la MV 98 scorrazzasse libera per la brughiera di Gallarate, sotto il naso dei tedeschi, ma Degli Uberti era sicuramente ben informato. Resta sempre da chiarire la faccenda del nome Vespa. Si sa che la denominazione di questa MV si deve al rumore prodotto dal motore 2T, una tonalità che l'avvicina al ronzio emesso dall'insetto. Perché la Vespa della Meccanica Verghera non si chiamerà più così è un mistero, una decisione che non interessa lo scooter: la 98 cc lombarda è nata prima del veicolo di Pontedera, quest'ultimo viene presentato il 14 marzo del 1946 a Torino, alla mostra della Metallurgia e della Meccanica.
Insomma, difficile venirne a capo; in più, come scrivevamo nell'agosto di un anno fa, nemmeno la MV 98 è la prima Vespa: il nome era già stato impresso sulla Miller Balsamo del 1933, moto che ha la stessa cilindrata, ma usa un motore Sachs. Probabilmente la società milanese invitò la MV a non usare quel nome, prospettando dispute legali.