Aprilia irrompe nel segmento emergente delle 300/500 con la sportiva RS 457. La sua missione è di far appassionare i ragazzi ai mezzi manubri, proprio come avvenne per le 125 di Noale degli Anni 80 e 90. E le armi utilizzate sono le stesse di quelle famose belvette, a partire dall’immagine, passando per i contenuti tecnici. Per esempio, il telaio è un bel doppio trave in alluminio, che utilizza come elemento portante il basamento del motore. Questo è un bicilindrico parallelo tutto nuovo, con distribuzione bialbero, 4 valvole per cilindro, raffreddamento a liquido e alimentazione con iniezione elettronica Ride by Wire. La cilindrata è di 457 cc (alesaggio e corsa non dichiarati). La potenza di 47,6 CV rientra nei limiti per la patente A2, mentre il peso è 175 kg in ordine di marcia. Fatta a immagine e somiglianza della RS 660, la 457 ne riprende le forme e lo sguardo con il faro full LED: anche se poi ci sono ovvie differenze nella componentistica e nell’elettronica, che farebbero sperare in un prezzo sensibilmente inferiore. Forcella rovesciata da 41 mm, con 120 mm di corsa, modificabile nel precarico; stessa regolazione per il mono, che lavora con un bel forcellone asimmetrico in acciaio (sulla 660 è in alluminio) e garantisce 130 mm di escursione. Ruote da 17”, gomme 110/70 all’anteriore e 150/60 al posteriore. Per l’impianto frenante, un solo disco da 320 mm all’anteriore, con pinza ByBre a 4 pistoncini ad attacco radiale, e uno da 220 dietro dove l’ABS è disinseribile. Tre riding mode intervengono sull’erogazione di potenza e coppia e sul controllo di trazione, che è regolabile su tre livelli e anche escludibile. Il quickshifter è disponibile come accessorio.
PREZZO: n.d.
DISPONIBILITÀ: n.d.