La nuova TRK 552 si rinnova nell'estetica e nella meccanica, con un motore più prestazionale e cresciuto in cubatura. Resta l'architettura bicilindrica parallela, ma ora i centimetri cubi sono 550 ed è molto probabile che si tratti del motore Qianjiang equipaggiato su alcuni modelli della gamma QJ. Esso è accreditato di una potenza massima di 61 CV (45 kW) a 8.500 giri/min e 55 Nm a 6.000 giri/min. Valori che per il mercato europeo, se mai dovesse arrivare, scenderebbero a 48 CV (35 kW) per rientrare nei limiti imposti dalla patente A2. La potenza rimarrebbe quindi la stessa, ma la moto guadagnerebbe una coppia decisamente più consistente. Tuttavia, la TRK 552 porta con sé anche altre innovazioni.
Il telaio è anche in questo caso un traliccio in acciaio, ma la novità più interessante riguarda il retrotreno. Qui troviamo un inedito forcellone scatolato in alluminio che sostituisce il più grezzo e pesante in tubi di acciaio. Una novità parecchio interessante perché oltre a migliorare l'appeal estetico, esso contribuisce a ridurre considerevolmente il peso, uno dei "nei" principali della TRK 502. Le pinze dei freni, griffate Benelli", sulla 502, diventano J.Juan. All'anteriore troviamo due pinze ad attacco radiale, che mordono dischi con profilo a margherita, mentre la forcella è una marzocchi a steli rovesciati.
Al posteriore una pinza flottante a doppio pistoncino e un disco singolo, mentre collegato al forcellone troviamo un monoammortizzatore.