Era da alcuni mesi che circolavano voci riguardanti la possibile assenza di Guy Martin al prossimo Tourist Trophy, e solo settimana scorsa il pilota di Tyco BMW si è fatto avanti dando conferma a queste ipotesi. Per il 34enne pilota del Lincolnshire niente TT, quindi, mentre prenderà parte ad un evento ciclistico che si tiene a ridosso del periodo in cui si corre sull'Isola di Man: si chiama
Tour Divide, è una gara di mountain bike che si tiene annualmente negli USA ed è lunga 2.745 miglia (oltre 4.400 km).
L’addio alle gare motociclistiche è solo momentaneo: come lo stesso Martin ha dichiarato sulla sua pagina di Facebook: “C
orro il Tourist Trophy da 11 anni, tutto quello che ho fatto da quando avevo 18 anni è stato correre in moto e la mia testa ora ha bisogno di qualcos’altro. Ogni anno è sempre uguale: testare, gareggiare, e ricominciare da capo”. Aggiunge inoltre che questa decisione gli è venuta in mente quando era in ospedale in seguito all’
incidente dell’Ulster Gran Prix. Quindi, la sua decisione di prendere parte al Tour Divide è dovuta a due ragioni: la prima è per una voglia dello stesso Martin di spingersi al limite come nel TT, mentre la seconda è dettata dalla concomitanza dei due eventi e Guy Martin ha dichiarato che “
la situazione mi ha spinto a scegliere una delle due cose”. Ma dopo? Ritornerà alle corse? “
Non ho ancora finito con le moto”, dice Guy confermando la sua presenza per un evento estivo e uno primaverile, e poi ha aggiunge: “D
opo il Tour Divide probabilmente non vorrò più vedere una bici in vita mia, o forse non vorrò più tornare nel Road Racing. Non lo so. So soltanto che Anstey e McGuinness hanno più anni di me e corrono ancora nel TT, quindi forse ci sarò l’anno prossimo. O Forse troverò qualcos’altro da fare. Ho altri interessi oltre alle moto e penso che sia giusto averli”.
Il team principal del Team Tyco BMW, Phillip Neill, ha assicurato che Guy Martin avrà le moto e il supporto del team in qualsiasi momento egli decida di tornare. Sicuramente l'assenza di Martin nella corsa dell’Isola di Man comporterà la rinuncia anche alla Northwest 200.