Il momento clou è stato ovviamente l’arrivo sul palco dei piloti, che hanno tolto i veli alle nuove moto e hanno risposto alle domande del presentatore.
Davide Giugliano è partito con una battuta sul suo sfortunato 2015 “
nei rapporti di coppia ogni tanto qualcosa va storto, ma lo scorso anno è passato, ora abbiamo il 2016 davanti”, spostando subito l’attenzione sulla stagione che sta per partire: “
Si riparte da una moto cambiata e da una squadra che ha visto l’inserimento di Aligi Deganello e Paolo Biasio. Ci siamo conosciuti in tre test, sono riusciti a tenermi calmo e, lavorando insieme, siamo riusciti ad arrivare veloci come i miei avversari. È stato un inverno diverso, arrivando da due infortuni gravi. Da una parte c’era la consapevolezza di avere n team e una moto al top, ma io devo ricominciare da capo sia fisicamente che mentalmente. Ci sono riuscito allenandomi molto e non vedo l’ora di andare a Phillip Island”.
Festa di compleanno per Chaz Davies, che proprio oggi compie 29 anni e ha ricevuto la torta di rito mentre era in sella alla sua Panigale R. Particolarmente in palla, il gallese ha iniziato scherzando sul proprio italiano, un po’ zoppicante dopo tanti mesi passati in Spagna (e del resto anche l’inglese di Giugliano non marcia proprio a pieno regime…), ma subito l’attenzione si è spostata sulle belle vittorie che ha regalato alla Ducati la scorsa stagione: “
La vittoria sulla Panigale significava tutto per me, la volevo più di ogni altra cosa. Da metà stagione abbiamo trovato un buon setup di base e la Panigale era veramente divertente da guidare e migliorava a ogni gara. Le evoluzioni 2016 che ho provato nei test sono andate nella giusta direzione, credo che abbiamo fatto il passo giusto per permetterci di lottare per la vittoria”. Un paio di battute sull’argomento del momento, il ritorno di Casey Stoner: “
Con Casey riesci a scoprire il limite di qualsiasi moto lui guidi. Mi piacerebbe vederlo sulla Panigale per un test, ma non in gara!”.
L’evento in casa Aruba è terminato con la presentazione dello Junior Team per la Stock 1000, con i piloti Michael Ruben Rinaldi e Leandro Mercado. "
Questo cambio di categoria – ha detto Rinaldi, che proviene dalla Superstock 600, dove fino all'ultimo ha lottato per il titolo, andato a
Toprak Razgatlioglu -
non mi spaventa ma mi diverte. Il primo contatto con la moto è stato una scossa di adrenalina che mi è piaciuto molto. So che sarà un anno difficile e spero di non metterci tanto a imparare, ma di potere lottare per la vittoria da subito. Il team è molto professionale, è come una famiglia, la moto mi piace molto, ha un grande potenziale".