Eccoci al consueto appuntamento con il nostro
Long Test di 50.000 km, la prova di affidabilità che abbiamo inaugurato con Eicma 2015 e che ha come prima protagonista la
Yamaha Tracer. Non sono certo le temperature polari di queste ultime settimane a rallentarci. Anzi il Long Test procede senza alcuna sosta e giunge a un terzo del suo cammino. Il merito è del nostro coriaceo Alfredo Rota, sulle cui doti di stakanovista non abbiamo alcun dubbio nonostante la richiesta (legittima) di manopole riscaldate: desiderio esaudito sotto forma di regalo natalizio.
Se il nostro “Culo di Pietra” non ha dunque mostrato alcun tentennamento nel corso di 15.000 km tutti “invernali”, figuratevi la Yamaha Tracer: in effetti fin da principio era impensabile che una moto giapponese (ricordiamo che alla Yamaha Tracer seguirà la
Honda Africa Twin) avrebbe potuto dare segni di cedimento poco dopo il secondo tagliando: tra gli inconvenienti si segnalano solo un leggero deterioramento dei collettori di scarico che si sono bruniti, piccole difficoltà di avviamento e la perdita di un bullone di fissaggio del parafango posteriore. Però la nostra raccolta dati si fa di mese in mese più ricca e interessante. Non è eccessivo considerare questa prova di durata un vero e proprio arricchimento tecnico-culturale.