I protagonisti assoluti di questa settimana di test sono stati loro, i piloti del Kawasaki Racing: Team Jonathan Rea, campione 2015 della SBK, e Tom Sykes. Entrambi hanno sempre dettato il passo, facendo segnare sempre i migliori tempi sul giro. Il KRT è stato il team più presente ad Jerez (4 giorni su 5 di test), e con 572 giri effettuati, sono continuati gli sviluppi della Ninja versione 2016. L’obiettivo della settimana di test era simulare un ritmo di gara, e in questa ottica i piloti hanno provato nuove combinazioni tra forcelle, elettronica e freni, tanto che Jonathan Rea ha montato le pinze Nissin al posto delle Brembo usate in stagione.
Nel secondo giorno di prove,
Tom Sykes è stato protagonista due cadute, episodi che però non hanno compromesso il regolare svolgimento dei test. Riguardo a quanto accaduto, Tom Sykes ha commentato:
“Sono caduto due volte oggi perché c’era una leggera limitazione alla moto. Sono caduto sia da una parte che dall’altra, ma entrambe le volte per la stessa ragione. Probabilmente ero io che sperimentavo come aggirare il problema e cercare di capirne di più. Nei test questo non è un problema, sono state due cadute a bassa velocità, e nella seconda caduta sono riuscito a salvare la moto. Tutto sommato sono felice, anche per via di questi piccoli incidenti, perché da essi possiamo trarre informazioni utili. Ho perso l’anteriore entrambe le volte, è giusto capirne il motivo perchè è stato un po’ un limite nei nostri test. Questo è ciò su cui stiamo lavorando, ma anche considerando tutto questo abbiamo un ottimo ritmo: è una sorpresa per me, perché non ero alla ricerca del tempo sul giro, ed ero ancora più felice del la nostra performance nella lunga distanza. Voglio essere sicuro che comprendiamo cosa stiamo facendo e dove vogliamo arrivare. Sono rilassato e ho la sensazione che abbiamo un potenziali migliore rispetto alla scorsa stagione”.
Scendendo di categoria, martedì inoltre è stato l’unico giorno in cui
Kenan Sofuoglu,
campione 2015 della Supersport,
ha avuto modo di confrontarsi con il suo nuovo compagno di squadra Randy Krummenacher, reduce dal mondiale Moto2. I loro tempi sono stati rispettivamente di 1’43”009 e 1’43”639.
Il pilota turco ha detto: “
Gli ultimi due giorni abbiamo avuto molto lavoro da fare ma è andato bene. Ho fatto notevoli cambiamenti nella mia moto, ho delle nuove sospensioni adesso, e ho fatto il record del tracciato. La moto è migliorata tanto e dopo due giorni la simulazione di gara era molto veloce e la consistenza dei tempi era buona. È stato un test sicuramente positivo e ora posso rilassarmi per la pausa invernale perché questo è stato il primo test per il 2016 e abbiamo iniziato con un ottimo ritmo. Il giro più veloce di oggi era di mezzo secondo più veloce della pole positione del 2015, con le stesse gomme. Abbiamo provato molte altre cose, e tutto ciò che abbiamo provato funzionava alla grande. Questo è stato un test positivo per tutto il team”.
Il neo pilota del team Puccetti,
Randy Krummenacher, ha commentato così il suo debutto sulla Kawasaki Ninja ZX-6R:
“In generale il test è andato bene. Oggi ho sperimentato la gomma da gara, che è impressionante in termini di grip. Ovviamente non ho tirato fuori il massimo da quel grip perché ero veramente sorpreso. La prossima volta sono sicuro di poter migliorare il mio tempo sul giro, ora che ho acquisito un po’ di esperienza. Siamo abbastanza vicini a Kenan, che è veramente bravo, ma abbiamo molto lavoro da fare e continueremo a lavorarci su. Per ora è solo un test, ma non mi manca il passato. Sono capitato nel posto giusto al momento giusto”.
Anche
Ilya Mikhalchik ha partecipato ai test di Jerez siglando 1’45”120, e sempre dalla WSS arriva la notizia dal Team Eleven Go: il loro nuovo pilota sarà il ceco
Ondrej Jezek. Sempre martedì, però in sella alle Kawasaki ZX-10R, erano presenti anche i piloti inglesi della British Superbike James Ellison e Peter Hickman.
La pausa di mercoledì è stata occasione di riposto per i piloti SBK di Kawasaki, mentre i tecnici hanno elaborato i dati raccolti nei due giorni di prove precedenti.
Ritornato in pista giovedì assieme a Tom Sykes,
Jonathan Rea ha commentato il lavoro svolto in giornata: “Abbiamo iniziato con una posizione diversa sulla moto, per verificare se era possibile guadagnare grip sul posteriore; ci siamo riusciti ma abbiamo peggiorando altri fattori. Abbiamo girato a lungo e abbiamo ottenuto buone informazioni. Abbiamo anche fatto un paragone diretto con alcuni componenti nell’impianto frenante” riferendosi alle pinze Nissin da lui utilizzate.
“La prova di gara era molto buona per l’intera sessione di 20 giri, migliore di quanto fatto lunedì. Il mio tempo di 1’40”3 l’ho fatto segnare proprio durante la simulazione di gara. Ho iniziato a girare in 1’40”3, poi in 1’40”4 e ed è stato buffo perché ad un certo punto mi sono imbattuto in una delle Aprilia della MotoGP, e sono rimasto bloccato per 3 giri. Loro hanno tanta potenza sul dritto ma nelle curve l’impressione era che la nostra moto lavorasse molto bene”.
Se proprio Jonathan Rea è stato il leader del lunedì e del martedì, Tom Sykes ha invece sovvertito la gerarchia nelle classifiche di giovedì e venerdì. Proprio nell’ultimo giorno di prove, i piloti Kawasaki hanno effettuato alcune tornate con gli pneumatici da Superpole. Il risultato? La superpole ottenuta da Rea a Jerez 2015 (1’40”292) è stata letteralmente spazzata via: lo stesso pilota irlandese ha fermato il cronometro a 1’39”524, un tempo già eccezionale di suo, mentre
Tom Sykes è stato autore di un incredibile 1’39”313, il tempo più veloce fatto segnare in questa settimana di prove. Per rendere meglio l’idea: Marc Màrquez, a bordo della RC213V ufficiale, ha girato il giorno prima in 1’39”5.
In STK 1000 ha fatto il suo esordio
Toprak Razgatlioglu, il campione 2015 della STK 600: il pilota turco, amico stretto di Kenan Sofuoglu, nelle giornate di lunedì e martedì ha preso confidenza con la Ninja ZX-10R in preparazione Stock.
Al termine dei test di Jerez, ecco le parole dei piloti ufficiali Kawasaki SBK.
Tom Sykes: “Abbiamo fatto un ottimo tempo con le gomme da gara e anche con quelle da qualifica. Siamo stati veloci con entrambi gli pneumatici durante questa settimana, e sono felice per questo, ma il grosso del lavoro era lavorare sulla distanza di gara. Anche oggi pomeriggio (venerdì, n.d.r.) il tracciato era peggiore rispetto a lunedì o martedì, ma abbiamo migliorato la nostra performance con le gomme consumate. Abbiamo stabilito ottimi tempi anche dopo 22 giri con la stessa gomma. Questa è stata la cosa più ripagante per me perché è qualcosa su cui abbiamo sofferto molto quest’anno. Continuare a lavorare in questa direzione e con questa mentalità nei testi di Gennaio, questo è ciò che chiedo. È stato grandioso, un grande ringraziamento ai meccanici perché abbiamo avuto qualche problema all’inizio della settimana e hanno lavorato parecchio. Con tutti i cambiamenti che hanno fatto ai setup, non si sono fermati. Grazie a Marcel e Danilo per aver fatto un ottimo piano dei test e darmi quello di cui avevo bisogno”.
Jonathan Rea:
“Tutto sommato sono molto felice perchè abbiamo fatto molte simulazioni di gara e prove già a novembre, che per me è una novità. Abbiamo usato una gomma da qualifica oggi, ed è andata molto bene. Mi ha aperto gli occhi un pochino su dove possiamo spingerci a migliorare il setup della nostra moto. Per il resto, più o meno fino a ieri, avevamo già raggiunto i nostri obiettivi principali. Quindi oggi sono tornato indietro per un setup sull’anteriore e migliorato alcuni aspetti. Tutto andava alla grande e stavo facendo dei giri con la gomma da gara. Ero sicuro di poter migliorare il mio tempo sul giro oggi, sono contento del lavoro. La moto usata nei test sembra essere già un’ottima base e sono felice di finire i test in salute per godermi la pausa prima della ripresa a gennaio”.