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I segreti della ciclistica della nuova Ducati Hypermotard 698 Mono

L’elemento portante della ciclistica, come da filosofia Ducati, è il motore, sul quale è montata la struttura a traliccio di tubi in acciaio che include il cannotto di sterzo e il quale fa da supporto per il forcellone a doppio braccio in alluminio. Ecco tutti i segreti della ciclistica della Ducati Hypermotard 698 Mono

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In linea con la filosofia costruttiva di varie altre Ducati, l’elemento portante della ciclistica è il motore, sul quale è montata la struttura a traliccio di tubi in acciaio che include il cannotto di sterzo e il quale fa da supporto per il forcellone a doppio braccio in alluminio. Quest’ultimo ha interasse di 572 mm e pesa 3,9 kg. Il telaietto è realizzato in tubi di acciaio ed è imbullonato al “telaio”, il quale pesa 7,2 kg e funge da attacco superiore per l’ammortizzatore. Inclinazione del cannotto di sterzo, avancorsa e interasse valgono, rispettivamente, 26,1°, 108 mm e 1.443 mm. La sella è a 904 mm da terra. La forcella è Marzocchi, con steli di 45 mm di diametro e foderi in alluminio. È completamente regolabile e pesa 8,1 kg. Completamente regolabile anche il monoammortizzatore, Sachs, il quale lavora azionato da un leveraggio progressivo. L’escursione garantita alle ruote è di 215 mm davanti e 240 mm dietro. I cerchi sono in alluminio, di 17”, l’anteriore con canale di 3,5” e il posteriore con canale di 5”. Montano gomme Pirelli Diablo Rosso 4 in misura 120/70 e 160/60. L’impianto frenante sfrutta, davanti, un disco
di 330 mm di diametro con flangia in alluminio (del 17% più leggera di una flangia in acciaio), lavorato da una pinza monoblocco ad attacco radiale Brembo M4.32, azionata da una pompa radiale Brembo 15/19. Dietro c’è un disco di 240 mm abbinato a una pinza flottante Brembo a un pistoncino. Il peso della moto, in ordine di marcia senza carburante, è di 151 kg il 48,5% dei quali grava sull’asse anteriore. Il serbatoio ha 12 litri di capacità.

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