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“Siete pro BMW e i vostri lettori lo hanno capito”

Difendere i propri interessi, per chi fa editoria, significa innanzitutto non tradire le aspettative del lettore, informandolo in modo puntuale, approfondito, imparziale. La nostra risposta alla critica lanciata da alcuni lettori sulle presunte preferenze che Motociclismo ha nei confronti di BMW

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Caro direttore, ha ragione il lettore Fabio B.: siete pro BMW! Per quello che riguarda la GS siamo ormai alla noia, ci sono almeno due moto (Ducati Multistrada e KTM 1290) nettamente superiori ma niente, alla fine la GS la spunta sempre. E anche con gli scooter vince. Detto questo, la rivista è di proprietà di un editore che fa bene a difendere i propri interessi, ma i vostri affezionati lettori non sono sciocchi.

Stefano Mapelli – Milano

Caro Stefano, abbiamo risposto innumerevoli volte sulle qualità dinamiche della "GS" e del C 400 X. Qui ci limitiamo a confermarle. Difendere i propri interessi, per chi fa editoria, significa innanzitutto non tradire le aspettative del lettore, informandolo in modo puntuale, approfondito, imparziale. C’è un fattore deontologico che guida chi fa il nostro mestiere con tanta passione, a maggior ragione quando ha l’onore di lavorare nella Bibbia della moto. Ma evidentemente esiste anche un interesse economico, per chi, come il nostro editore, fa impresa. Le due cose sono assolutamente compatibili: fare giornalismo di qualità porta, nel nostro caso, ad avere centinaia di migliaia di lettori su carta e milioni di lettori sul web; e l’industria della moto avrà sempre l’interesse a investire su un media come Motociclismo che raggiunge la quasi totalità dei motociclisti italiani (5 milioni). Diversamente, un giornale asservito alle logiche commerciali perde credibilità e quindi lettori. Chi avrebbe poi l’interesse di investire su un media che comunica a pochi? Neppure la Casa che negli anni fosse stata “favorita”.

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