MOTOCICLISTI E MADREGALI Il tenente Orlando, Polizia Municipale di Taranto, due stellette dorate sulle spalle dell’uniforme blu, stivaloni e casco d’ordinanza, è in divisa da trent’anni. È motociclista dentro, e si sente dai suoi discorsi, da come ricorda con affetto le sue vecchie moto, da come sostiene, con orgoglio, che anche grazie all’impegno della Municipale, il 90% dei motard tarantini indossa regolarmente il casco, e vive la moto in maniera matura, con raduni ed eventi di rilevanza nazionale. Oggi è in via D’Aquino, il tenente, nel salotto buono della città, a comandare il servizio di scorta alla processione della Madonna Addolorata, un rito che si ripete da due secoli e mezzo per celebrare la Settimana Santa, e che coinvolge in modo straordinario l’intera popolazione per due intere giornate, notti comprese, senza sosta, secondo tradizione. S’infila nella città vecchia il corteo, tra i vicoli misteriosi, sfiorando il tempio di Poseidone, in mezzo ai palazzi che si baciano nell’ombra. La cattedrale di San Cataldo, patrono della città, che dista poche centinaia di metri, è nel cuore dell’isola, in fondo a via Duomo. Lì, soltanto lì, tra quelle mura normanne che si aprono a formare una piccola piazza, il vento smette per incanto di soffiare. E torna il silenzio, a Taranto, città dei due mari, fondata da Taras, figlio di Nettuno.