A oggi, Yamaha ha venduto nel mondo 420.000 MT. La capostipite è la 09 e, ciononostante, il modello più venduto è la 07. Senza dubbio, la piccola bicilindrica ha fatto proseliti grazie a un ottimo rapporto tra prezzo e contenuti. Dire però che il suo segreto sia solo questo, sarebbe ingeneroso. È vero che, soprattutto in passato, era proposta a una cifra super interessante. Ma è prima di tutto una gran bella motoretta. Il suo punto forte è il motore, e lo è tutt’oggi nonostante il suo debutto risalga ormai a dieci anni fa. Gli aggiornamenti che ha ricevuto nel corso del tempo lo hanno persino reso migliore dove già era forte, la spinta ai bassi e medi, e questo nonostante sia diventato via via più educato (Euro 4 Euro 5). Questo bel twin risponde al gas con grande decisione e prontezza in ogni marcia, limitando l’uso del cambio e regalando un’esperienza di guida più coinvolgente di quella che ci si aspetta da una (sulla carta inoffensiva) “entry”. Le riprese di cui la 07 è capace sono più che brillanti. Addirittura, tra le moto attualmente in vendita, è tra le più soddisfacenti per chi apprezza talune abilità funamboliche - leggi: impenna da dio! E offre anche un allungo gratificante.
Dove inizia ad accusare segni di età è a livello di elettronica. Il comando del gas è a cavo e ciò impedisce di azzerare un effetto on off che, seppur poco, si avverte. Le sue rivali più recenti, inoltre, offrono il controllo di trazione e la possibilità di modificare la prontezza della risposta al gas. La Hornet permette addirittura di regolare il freno motore, che sulla MT-07 è in effetti molto intenso. Qualche passo avanti nell’ambito della tecnologia, ad ogni modo, l’ha fatto: ora è possibile avere il cambio elettronico (è un optional) e la strumentazione è TFT a colori con connettività bluetooth. Tra le curve è piacevole anche al di là del motore. La posizione di guida è azzeccata (fianchi snelli, schiena dritta, manubrio abbastanza alto) e la ciclistica è tutto sommato convincente. Nel panorama non è la più equilibrata - in particolare, quando l’asfalto è un po’ scassato offre meno confidenza delle migliori concorrenti. Allo stesso tempo, è vero che negli anni sia migliorata soprattutto a livello di sospensioni, ora più sostenute e meno sfrenate. Si può dire che sia tanto più piacevole quanto migliori sono le condizioni del fondo stradale e deciso il ritmo che si tiene. Guidata “forte” su un bel misto è davvero piacevole, grazie anche a freni ben funzionanti.