Prima di salire in sella facciamo un inquadramento generale. Nella gamma scooter 125 di Yamaha l’NMax 125 va a posizionarsi, sia come dotazione tecnica sia come prezzo, tra i più sportivi XMax 125 (5.240 euro c.i.m., cerchi 15” ant. e 14” post.) e i “cittadini puri” D’elight 125 (2.899 euro c.i.m., 12”-10”) e Xenter 125 (2.149 euro c.i.m., 16”-16”). È quello che potremmo definire quindi un “urban-commuting” pronto, però, anche a brevi gite fuoriporta.
L’NMax riprende senza dubbio il family feeling con i più lussuosi fratelli TMax e XMax, ma è uno scooter che punta tutto sulla concretezza e sull’agilità, senza però tralasciare il comfort. È comodo, svelto, e poco assetato, grazie anche al nuovo sistema Start&Stop che spegne il motore durante le soste e permette quindi di risparmiare carburante. Un sistema che, tra l’altro, funziona benissimo, il motore riprende a girare appena non appena si prende in mano il gas e senza che il suo attacco sia brusco. Riguardo ai consumi, beh… per vedere spengersi la prima tacca dell’indicatore del carburante dovrete aspettare parecchi chilometri! Al termine della nostra prova il computer di bordo riporta 3,2 l per 100 km, pari quindi a 31,25 km/l. Un valore più elevato dei 2,2 litri per 100 km dichiarati dalla Casa, ma tenete conto che il nostro test è stato un continuo “apri-chiudi” nel centro di Firenze. Sicuramente adottando uno stile di guida più “normale” e lineare il gap tra il dato rilevato e il dato dichiarato si sarebbe assottigliato.
In sella all’NMax 125 si apprezza la compattezza del mezzo. La sella è comoda, con il passeggero leggermente rialzato, e il manubrio largo il giusto. Nonostante le sue dimensioni contenute viaggiano comodi anche gli utenti più alti. Questo è davvero un aspetto che ci ha piacevolmente colpito. Si sta ben eretti anche col busto e le pedane offrono il giusto appoggio: sono lunghe, tanto che tutti possono trovare la loro posizione ideale, ma per via del serbatoio posizionato nel tunnel centrale, non sono larghissime.
In movimento il nuovo NMax 125 si lascia subito apprezzare per la sua leggerezza e per la rapidità nei movimenti. Grazie al peso contenuto (131 kg dichiarati in o.d.m.) e le ruote piccole, slalomare tra le auto nel traffico è davvero un gioco da ragazzi. Il monocilindrico di 125 cc, anche in questa sua versione Euro 5, offre un buono spunto nelle partenze. Per via dell’adeguamento alle nuove norme antinquinamento i dati di potenza e coppia subiscono solo una leggera flessione di quest’ultima, che passa da 11,7 Nm a 7.250 giri/min a 11,2 Nm a 6.000 giri/min. Come vedete, il calo è compensato però dal raggiungimento del picco ad un regime inferiore. La potenza massima rimane invariata a 12,2 CV, ma raggiunta ora 500 giri dopo, a quota 8.000. Come in passato, egregio il funzionamento del sistema di fasatura variabile “VVA” (Variable Valve Actuation) che, a differenza di altri sistemi simili, non comporta un cambio di carattere avvertibile del motore sopra ai 6.000 giri/min. (regime in cui viene attivata la seconda camma che modifica alzata e fasatura delle valvole di aspirazione), ma semplicemente dona una spinta sempre costante, molto lineare. Il monocilindrico offre un buono spunto al semaforo, con un’accelerazione rapida e lineare fino a circa 70 km/h. Dopo questa velocità i giri, e di conseguenza la velocità, aumentano più lentamente verso il limitatore. Più che apprezzabile la presenza del traction control che, anche se la potenza in gioco non è di certo impegnativa, è un dispositivo sempre ben accetto. Praticamente assenti le vibrazioni, ma assente anche il riparo aerodinamico. Il piccolo cupolino è bello esteticamente, ma non serve a riparare dall’aria. Se pensate di usare lo scooter anche per gite fuoriporta, però, Yamaha offre come optional il pacchetto di accessori “Urban Pack”, con parabrezza alto, portapacchi e bauletto posteriore da 39 litri (il tutto a 435 euro).
Il telaio, anch’esso rivisto, è il giusto compromesso tra agilità e stabilità, privilegiando, come comprensibile per un veicolo da città leggermente la prima. Per quanto riguarda le sospensioni troviamo più equilibrato il setting della forcella rispetto a quello -rivisto- degli ammortizzatori posteriori. L’anteriore, infatti, trasmette un buon feeling in qualsiasi condizione, ed è solo sulle buche più marcate che entra leggermente in crisi; il posteriore, invece, soffre un po' già sugli avvallamenti ripetuti e sul pavé. E la schiena non ringrazia. Un comportamento in linea, però, con quello di altri scooter di piccola cilindrata con ruote da 13”. Anche se leggermente “spugnosa”, la frenata è molto efficiente e ben modulabile, con l’ABS che interviene solo quando si tirano con forza le leve. Dopo una mattinata di guida nel centro di Firenze e sulle colline circostanti, possiamo ritenerci soddisfatti del comportamento dinamico del nuovo NMax 125, anche quando si tiene un ritmo ben più alto rispetto ad una normale andatura cittadina.
Chiudiamo con due parole sulla praticità: il sottosella è in grado di ospitare un casco integrale e avanza un po’ di spazio per piccoli oggetti, ma difficilmente vi entrano due jet. Peccato che, ancora, al suo interno manchi una luce di cortesia. Nel retroscudo sono presenti due vani, quello di destra ha lo sportellino, ma è privo di serratura, mentre quello di sinistra, che è una semplice apertura, è più capiente, in grado di ospitare una bottiglietta da mezzo litro, e al suo interno è posizionata la presa di ricarica da 12 V (ma ci chiediamo, perché non una più comoda USB?). Tra i punti a favore del nuovo NMax 125 da sottolineare il fatto che è stato compiuto un grande passo in avanti in termini di tecnologia di bordo: oltre a TC, avviamento keyless e start&stop arriva ora una strumentazione LCD connessa con lo smartphone del pilota. È essenziale, ma sempre ben visibile anche in condizioni di forte luminosità e in grado di avvisare in caso di chiamate in arrivo o messaggi. Da segnalare, anche, la presenza del doppio cavalletto, stampella laterale più centrale.
Il test completo del nuovo Yamaha NMax 125 lo troverete su Motociclismo di marzo, in edicola a fine mese.