Quando pensiamo ad un mezzo a due ruote con "il tetto" la maggior parte dei motocilisti pensa al BMW C1, lo scooter prodotto dall'Azienda di Monaco nei primi anni Duemila e proposto nelle cilindrate 125 e 200 (15 e 18 CV dichiarati per 185 kg) che era dotato di una carrozzeria che ricopriva interamente la parte superiore, anteriore e posteriore dello scooter, racchiudendo il pilota in una sorta di "cellula". Questa struttura, permetteva allo scooter di ruotare su se stesso in caso di impatto frontale con un veicolo, e grazie alle cinture di sicurezza di cui era dotato era possibile guidarlo senza utilizzare il casco.
Una idea che però non ha mai riscosso il successo sperato, difatti non è mai stata seguita da nessun altro produttore di moto.
Esistono però diverse aziende che producono dei veri e propri "tetti" per moto, ovvero strutture in acciaio e policarbonato la cui funzione è quella di proteggere il motociclista dalle intemperie. Vi avevamo parlato alcuni mesi fa di Sepal, azienda indiana che propone un parabrezza dotato di una copertura superiore pensata per proteggere il motociclista dalla pioggia.
Si tratta di una struttura semplice, nata come idea goliardica e poi divenuta realtà. I tecnici di Sepal, azienda che ha realizzato questo prodotto, hanno scherzosamente menzionato un parabrezza con tettuccio per proteggersi dalle intemperie, prima di realizzare i primi prototipi e metterlo in produzione.