Per il secondo giorno il gruppo si mette in moto già di buon'ora e questa volta la destinazione è il secondo campo di esercitazione, molto più esteso e variegato del primo. Si tratta di un terreno con molteplici variazioni altimetriche, dominato da un voluminoso "panettone" per provare salite e discese, i tronchi, le carregge, l'asse di equilibrio e due percorsi: una serpentina con stretti tornanti in salita e in discesa e un meraviglioso fettucciato naturale lungo più di un km ricavato tagliando a misura un grande campo di erba medica. Dopo un’intera giornata di prove ed esercizi, la ciliegina sulla torta del DRE Enduro: il lungo giro in fuoristrada che ci porterà dal Castello di Nipozzano, ai 1.050 metri del Passo della Consuma e ritorno: finalmente possiamo mettere a frutto tutto il sudore speso in questo week end. Devo dire che i ragazzi del DRE hanno fatto le cose in grande: ci si aspettava un percorso relativamente facile e invece abbiamo affrontato tratti piuttosto impegnativi, specialmente a causa dell'utilizzo del "macinato da costruzione": si tratta di mattoni, sabbia e altri scarti edili utilizzati per pavimentare lunghi tratti di sterrate. L'unico modo per superarlo è di buttarsi indietro e dare gas, qualunque incertezza prevede la chiusura dello sterzo e l'inevitabile capitombolo. Poco dopo, arrivati in prossimità del passo, ci fermiamo e l'entusiasmo tocca le stelle: abbracci e pacche sulle spalle, sorrisi e soddisfazione. Il DRE ha mantenuto quanto promesso: dare la possibilità a tutti di poter sfruttare le potenzialità in fuoristrada di una moto così lontana dall'immagine di una enduro tradizionale.