Come è nata l’idea della CL500 e perché è stata scelta come base la Rebel?
“L’idea è nata quando abbiamo iniziato a sviluppare la base tecnica della CMX 500 Rebel. Nella famiglia “entry level” volevamo aggiungere un modello che richiamasse alla lontana lo stile della Rebel, ma con una destinazione d’uso del tutto differente”.
Come mai l’idea di ispirarsi alla CL72 del 1962?
“La base tecnica minimal della CMX 500 Rebel è un punto di riferimento per il design della moto, così com’erano molto semplici la CL72 e la CL400. Sono modelli di 60 anni fa, ma il loro fascino classico e minimalista è un tema attuale”.
Quali sono, secondo voi, i concorrenti diretti della CL500?
“Riteniamo che al momento non ci siano dirette concorrenti sul mercato. La nostra CL500 si pone come una moto alla portata di tutti, con look da street scrambler e un motore 500 capace di far divertire “senza impegno” ed offrire al cliente la possibilità di personalizzarla”.
Questa nuova struttura è stata progettata in ottica di sostenere anche una versione con motore più grande?
“Il telaio equipaggiato sulla CL500 viene condiviso con le CL250 e CL300, due modelli presentati in contemporanea con il lancio della CL500 e commercializzati in altri mercati, come quello asiatico, in cui le piccole cilindrate sono molto richieste. Se invece pensiamo ad una CL con prestazioni e cilindrata maggiore sarà necessario sviluppare un diverso chassis”.
È ipotizzabile in futuro una 500 con ruota anteriore da 21” e sospensioni a lunga escursione?
“Essendo per noi una moto che va ad inaugurare una nuova fascia di mercato, preferiamo attendere la reazione che questo avrà con la CL500 prima di progettare e produrre una seconda versione”.
