Avete migliorato le performance della ciclistica in ottica stradale e ottenuto più coppia dal motore. Perché non avete lavorato anche sulla potenza massima?
“Il motore dell’Africa è da sempre caratterizzato dalla coppia generosa ai regimi bassi e medi ovvero dal piacere di guida conseguente. Con questa nuova configurazione abbiamo voluto migliorare questa caratteristica, spingendo dove già eravamo forti. Non ci interessa la guerra dei numeri, e non ci interessa perché sappiamo non è quello che vogliono i nostri clienti. Aumentare la potenza comporta inoltre una crescita del peso, una diminuzione dell’elasticità.
Volevamo migliorare senza stravolgere il bilanciamento della moto e la sua
validità su strada e fuoristrada. Naturalmente sappiamo che alcune moto concorrenti hanno molti più CV agli alti. A noi interessa essere competitivi
ai regimi che più si utilizzano”.
Cruise control adattivo, regolazione automatica del precarico, sospensioni che si abbassano. Come mai sulla nuova Adventure Sports non c’è nulla di tutto ciò?
“Il nostro allestimento è di buon livello e ci soddisfa. L’obiettivo col quale abbiamo sviluppato la Adventure Sports 2024 era di migliorare quello su cui era già forte. Alzare l’asticella, insomma, ma senza alzare il prezzo. È questo il motivo per cui non abbiamo implementato nuovi contenuti, i quali tra l’altro incidono pure sul peso andando contro il tipo di bilanciamento che vogliamo offrire”.