Per rendere più performante il motore (monocilindrico, 4T, 249 cc) i tecnici Kawasaki hanno adottato condotti di aspirazione di tipo “downcraft” (in verticale) e una configurazione del propulsore con doppio iniettore. Grazie a queste modifiche e ad una migliore efficienza volumetrica, dovuta ad una ottimale configurazione del condotto di aspirazione, la Casa dichiara che la
nuova KX250F gode di una spinta più sostenuta ai bassi e medi regimi, una risposta del motore più pronta e una più rapida accelerazione. Inoltre il pilota ha a sua disposizione tre mappe motore (
plug and play). Modifiche anche all’interno del motore: il pistone, dal design più leggero, ha una struttura bridge-box (struttura a nervature con rinforzi esterni) con modifica all’offset del cilindro per incrementare l’efficienza meccanica. Soluzione questa condivisa non solo con la sorella maggiore
KX450F, ma anche con la
supersportiva Ninja ZX-10R e la
Ninja H2. Per aumentare la resistenza del propulsore, sulla nuova KX250F è stata modificata la levigatura del cilindro e sono stati adottati nuovi cuscinetti per la testa di biella. Per quel che riguarda la levigatura del cilindro, è stata utilizzata una nuova tecnica che migliora la finitura delle pareti e permette al lubrificante un’azione più efficiente ed una riduzione degli attriti. L’adozione di cuscinetti a strisciamento per la testa di biella
, al posto di quelli a rullini, riduce invece le perdite meccaniche.