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di Fabio Meloni
09 February 2024

Nuova KTM 390 Duke 2024: come va, pregi e difetti

Per la rinnovata naked di Mattighofen sono tantissimi gli aggiornamenti: nuovo motore, nuovo telaio, nuovo design, elettronica evoluta e molto altro… Ecco le nostre impressioni di guida, con i pregi e i difetti della nuova KTM 390 Duke 2024

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KTM 390 Duke 2024

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Per il 2024 la 390 Duke ha davvero innalzato il livello della categoria, portando tecnologie e soluzioni degne di moto di tutt'altra cilindrata. Nuovo il motore LC4c (omologato Euro 5+), che resta un monocilindrico raffreddato a liquido ma cresce nella cubatura, ora di 399 cc, e nelle prestazioni. Parliamo di 44 CV di potenza massima e 39 Nm di coppia (contro i 42,9 CV e 37 Nm del vecchio motore). A livello di elettronica arrivano anche due modalità di guida (Rain e Street), il launch control, l'ABS cornering e l'ABS Supermoto (il quickshifter up&down è optional).

Gli aggiornamenti includono un nuovo telaio a traliccio in acciaio (in due parti) con telaietto posteriore in alluminio pressofuso, nuovo forcellone curvo in alluminio, monoammortizzatore posto ora in posizione laterale per far posto a un air-box di maggior volume, forcella telescopica anteriori a steli rovesciati da 43 mm WP Apex regolabile in compressione e ritorno (con 150 mm di escursione) con piastre dall'offset rivisto, interasse leggermente più lungo, nuove pedane in alluminio forgiato, nuovo serbatoio in metallo e sella rivista nell'ergonomia. La seduta ha un’altezza sella standard di 820 mm, ma può essere diminuita a 800 mm rimuovendo la boccola distanziale della sella KTM PowerParts montata di serie

Ma per tutte le caratteristiche tecniche vi rimandiamo al nostro articolo di presentazione, ora è arrivato il momento di salire in sella e scoprire come va!

Nella pagina seguente trovate le nostre impressioni di guida, con i pregi e i difetti della nuova 390 Duke 2024.

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KTM 390 Duke 2024

KTM ha rifatto da zero la 390 Duke per renderla più curata, ricca, completa, invitante. La sua idea è quella di proporre una nuda piccola solo nella cilindrata con contenuti, finiture e appeal a livello di una "media". In questi termini, la missione è certamente riuscita. Che la Dukina catturi l'attenzione come e più di prima è oggettivo: ora ha il monoammortizzatore a vista, un forcellone ancora più caratteristico, un display luminoso e moderno attraverso il quale si gestiscono tra le altre cose launch control, ABS, controllo di trazione. Dove è rimasta "piccola" è nella guida. E per fortuna, aggiungiamo! Addirittura, risulta ancora più maneggevole che in passato crediamo grazie all'importante riduzione di peso garantita dai nuovi cerchi. Ora è davvero un fulmine a infilarsi in curva e cambiare direzione, tanto da suggerire un utilizzo calibrato e composto del corpo. Per curvare basta davvero il più gentile degli inviti e tentare di aiutare l'inserimento utilizzando il peso del corpo è inutile se non controproducente: l'avantreno è per sua natura preciso e reattivo.

Vale un po' lo stesso discorso per la stabilità in piega. È una nuda rigorosa questa nuova 390 e lo è soprattutto quando guidata assecondando il suo fisico scattante con azioni e movimenti dolci. Piccola lo è pure nei volumi (è piacevolmente compatta, snella tra le gambe e bassa di sella) e nel peso percepito: sollevarla dal cavalletto è operazione alla portata della gamba meno muscolosa. Anche, un po', nella triangolazione. Il posizionamento di pedane e manubrio piace perché è una buona via di mezzo tra comfort e sportività, ma diciamo che chi supera il metro e ottanta di altezza avrà la sensazione di essere un po' rannicchiato.

Frena bene - promossa sia per potenza sia per modulabilità -, ha sospensioni ben funzionanti ed è rapida su un bel misto anche al netto di gomme di primo equipaggiamento che convincono più per il grip che per il feeling, sempre abbastanza vago. Il nuovo motore vibra generalmente in modo avvertibile ed è dotato di un cambio eccellente (la "nostra" era equipaggiata con quello elettronico bidirezionale optional) e di una frizione "morbida" e ben modulabile. Ai bassi piace più per la regolarità che per la spinta; ai medi il cambio di passo è netto e la grinta messa in campo fino alla zona rossa è notevole per la cilindrata e all'altezza di andature in assoluto incisive.

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KTM 390 Duke 2024

ENGINE

  • TORQUE 39 Nm
  • TRANSMISSION 6-speed
  • BATTERY CAPACITY 8 Ah
  • COOLING Liquid cooled
  • POWER IN KW 33 kW
  • STARTER Electric starter
  • STROKE 64 mm
  • BORE 89 mm
  • CLUTCH PASC antihopping clutch, mechanically operated
  • DISPLACEMENT 398.7 cc
  • EMS Bosch EMS with RBW
  • DESIGN 1-cylinder, 4-stroke engine
  • LUBRICATION Wet sump

CHASSIS

  • WEIGHT (WITHOUT FUEL) 165 kg
  • FRONT BRAKE DISC DIAMETER 320 mm
  • REAR BRAKE DISC DIAMETER 240 mm
  • FRONT BRAKE Four-piston radial fixed calliper, brake disc
  • REAR BRAKE 2 piston floating caliper
  • CHAIN 520 X-Ring
  • FRAME DESIGN Steel trellis frame, powder coated
  • FRONT SUSPENSION WP APEX 43
  • REAR SUSPENSION WP APEX - Monoshock
  • SEAT HEIGHT 820/800 mm
  • SUSPENSION TRAVEL (FRONT) 150 mm
  • SUSPENSION TRAVEL (REAR) 150 mm
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KTM 390 Duke 2024

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