Un’altra bella sorpresa è il peso, di solito tallone d’Achille delle moto cinesi. Salendo sulla SRK 550 e alzandola dal cavalletto laterale non si ha la sensazione di una moto pesante e, in effetti, i 190 kg in ordine di marcia dichiarati posizionano la SRK 550 solo 4 kg sopra la SRK 400. Allo stesso tempo, va specificato che non è nemmeno un leggerissimo furetto come alcune più compatte interpreti della categoria, come per esempio la Kawasaki Z 500, che è a quota 167 kg, sempre in ordine di marcia. Sempre per parlare di dimensioni, l’interasse è di 1.420 mm, l’altezza sella di 810. Niente male la sella, peccato però per il cuscino del passeggero (anche lui discretamente ospitato), che sulle sconnessioni va a toccare nella schiena del pilota: a lungo andare potrebbe dare noia. Appena saliti ci si ritrova un po’ troppo seduti, con il manubrio che sembra abbia una piega un po’ troppo rialzata, ma poi in effetti andando a guidare la moto ci si ritrova a proprio agio, anche andando a “spingere” tra le curve. Ed è qui che la SRK sfodera un comportamento davvero omogeneo, bilanciato e intuitivo. Va giù in piega sicura e trasmette confidenza. Le sospensioni lavorano bene: scorrono e, anche se la taratura non è certo sportiva, assecondano nella guida brillante. Buona la risposta sullo sconnesso.
IL MOTORE
Questo valido pacchetto ciclistico permette di strizzare per bene il bicilindrico, fasato a 180° e dotato di contralbero antivibrazioni. Si sente che è un motore “di seconda generazione” rispetto ai primi cinesi arrivati in Italia dalla Benelli TRK 502 in poi. Prende i giri più veloce e risulta meno ruspante, anche se mantiene un filo di ruvidità ai bassi regimi. Dai 3.000 giri ha un’erogazione regolare, senza flessioni, lungo tutto l’arco e va abbastanza in fretta a raggiungere il limitatore, posto dopo i 9.000 giri. Un buon motore, spigliato, anche se va detto che i 56 CV – a orecchio di tester – sembrano ottimistici. Vedremo con i rilevamenti al banco. In ogni caso, c’è tutta la birra che serve per muoversi vispi, con vibrazioni percepibili quando si sale di regime, ma mai fastidiose. La velocità massima è dichiarata in ben 180 km/h. Un’altra bella sorpresa è la rapportatura: non è troppo corta, come quella usualmente adottata da molte moto made in China per ringalluzzire la risposta di motori poco brillanti. Il cambio a sei marce lavora correttamente, senza impuntamenti. Bene anche la risposta della frizione antisaltellamento. L’elettronica prevede anche più del necessario: ci sono un controllo di trazione che funziona bene e due mappature per l’erogazione del motore, dal feeling simile, con l’acceleratore a cavo che offre una risposta morbida e abbastanza precisa, dico “abbastanza” perché solo ai bassi regimi c’è un po’ di effetto on/off, non fastidioso. Il tutto si controlla dai menu (il traction control è disinseribile), senza appositi tasti “fisici”. C’è anche il TPMS, ottima scelta! Utilissimo, ha il solo difetto di mostrare la pressione dei pneumatici con caratteri piccolissimi, ancora più piccoli degli altri – già piccini – utilizzati per il compatto display TFT a colori da 5”, dotato anche di connessione. Peccato, perché la grafica è accattivante. Un’altra stranezza è il posizionamento della presa USB sul fianchetto laterale sinistro e non, in posizione più comoda, nella zona del manubrio. Per il resto, la SRK 550 offre un quadro positivo, con leve regolabili al manubrio e blocchetti elettrici retroilluminati. L’impianto frenante all’anteriore monta pinze marchiate QJ, radiali e a 4 pistoncini, che mordono due dischi da 320 mm: c’è tutta la potenza che serve e anche la necessaria modulabilità. Buono il feeling con il posteriore, anche se spesso si sente intervenire l’ABS, anche sull’asciutto. Allo stesso modo, in uscita dai tornanti più lenti e dando fondo al bicilindrico, abbiamo sentito intervenire il controllo di trazione sul pneumatico posteriore CST Ride Migra S3. L’impressione è che i Pirelli Angel GT montati sulla SRK 700, guidata nella stessa giornata, abbiano maggior grip e sarebbero stati un valore aggiunto anche sulla SRK 550.