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di Beppe Cucco
04 March 2024

Prova BMW F 900 GS 2024: il video

Abbiamo provato la nuova BMW F 900 GS, le novità sono molte: crescono la cilindrata e la potenza (10 CV in più), cala il peso (14 kg in meno), si arricchisce l’elettronica, cambia l’estetica… Ecco il video, con i pregi e i difetti di questa bicilindrica sempre più votata all'offroad

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BMW F 900 GS 2024 

Basta vedere le foto della nuova BMW F 900 GS 2024 per capire quanto sia cambiata rispetto alla precedente 850: il compatto frontale con faro singolo, insieme al cupolino stretto e alto, sembrano quelli di una moto da rally. La sella piatta e il posteriore scarno vanno a giocare la partita di Yamaha Ténéré e Aprilia Tuareg. Ma, al di là dell’immagine spinta verso l’offroad, parla il dato dichiarato del peso che scende da 233 kg con il pieno a 219. Se ne risparmiano ben 4,5 solo con il serbatoio in plastica da 14,5 litri, che sostituisce quello in lamiera da 15. Il silenziatore Akrapovič toglie altri 1,7 kg. Il resto lo si vede a occhio: soprattutto al posteriore, è evidente come la moto sia stata svestita di ogni sovrastruttura di sapore turistico pur di lanciarsi anima e corpo in fuoristrada! Non c’è nemmeno il portapacchi, comunque disponibile come optional, come del resto baule e valigie. Il bicilindrico parallelo cresce da 853 a 895 cc, grazie a misure di alesaggio e corsa di 86 e 77 mm. Parente stretto di quello della F 900 XR, eroga 105 CV (10 in più dell’850) a 8.500 giri, con una coppia max di 93 Nm a 6.750 giri. Confermate la fasatura a 270° e i due contralberi antivibrazioni.

La ciclistica prevede sempre il telaio “a ponte” in acciaio e le ruote da 21” e 17”. Nuova la forcella rovesciata Showa da 43 mm, completamente regolabile. L’escursione è di 230 mm. Il forcellone in alluminio (alleggerito di 250 grammi) lavora, senza leveraggi, con un mono regolabile nel precarico molla e nel freno idraulico; 215 mm l’escursione. Ergonomia ottimizzata per l’uso in offroad: manubrio più alto, pedane più basse, pedale freno rialzato, sella stretta e serbatoio più snello tra le gambe. Nel ponte di comando c’è un supporto tubolare da 12” per montare navigatori e altri device. Paramani e manopole riscaldabili di serie. L’elettronica prevede di base due riding mode (Rain e Road), il controllo di trazione DTC e l’ABS Pro di tipo cornering. Il display è un TFT da 6,5”, con possibilità di connessione e navigazione. Gli optional? Si va dalle modalità Pro dei controlli elettronici al controllo delle sospensioni Dynamic ESA, fino al pacchetto Enduro Pro che comprende, tra l’altro, sospensioni ancora più orientate all’off-road. Il nostro Beppe Cucco è volato a Malaga per metterla alla prova e ci racconta tutti i dettagli, le impressioni di guida, i pregi e i difetti, assieme a Marco Gualdani; mettetevi comodi e guardate il video del nostro test qui sotto!

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