Tra i due modelli portati qui a Malaga, la MT-125 è quella che presenta il maggior numero di novità dal punto di vista tecnico. Il telaio è stato prelevato dalla R125, così come il motore, la forcella da 41 mm e l'impianto frenante con pinza ad attacco radiale e disco da 293 mm. Tra i vari cambiamenti radicali c'è anche quello della triangolazione pedane-sella-manubrio: ora le pedane e la sella sono state avanzate, mentre il manubrio più largo è più vicino al busto del guidatore. Il risultato è una seduta di guida molto vicina a quella della MT-09, con il busto molto eretto e la sensazione di avere tra le mani una moto di cilindrata maggiore. La sella non è particolarmente morbida, tuttavia il comfort è buono, con poche vibrazioni. Il motore si conferma brillante e con una discreta coppia che, in città, permette una buona ripresa. L'erogazione è decisamente lineare grazie alla fasatura variabile. L'assetto è sostenuto ma, al contempo, abbastanza morbido da assorbire le asperità più accentuate. Buono il mordente del freno anteriore, un po' spugnoso invece il comando del freno posteriore. Altra piccola nota negativa riguarda il display che, con sfondo nero e caratteri bianchi, non è molto leggibile sotto il sole diretto.
La nuova Yamaha MT-125 2020 arriverà nei concessionari dalla seconda settimana di dicembre. Tre i colori disponibili: Ice Fluo, Icon Blue e Midnight Black; sarà in vendita a 5.040 euro c.i.m.
Il prezzo presente nell'articolo è da considerarsi con la formula "chiavi in mano", comprensiva di "messa in strada", che Motociclismo quantifica in 250 euro.