È la regina della gamma Bonneville, una sontuosa ammiraglia che coniuga il DNA classico a prestazioni da maxi: la T120 incarna l’essenza più autentica della famiglia, a nostro giudizio. E oggi è ancora più godibile. L’ergonomia è molto simile a quella della T100, gli ingombri e le misure sono assimilabili. Ma senti subito che c’è più sostanza. Nel complesso ha perso 7 kg rispetto alla precedente T120, ma rimangono 235 kg in ordine di marcia da gestire. Non sono troppi, in senso assoluto, e per di più sono ben distribuiti, con un baricentro basso e un ottimo bilanciamento che rendono facili le manovre. Però si sentono nella guida meno disimpegnata. Aggredire le curve non è nella sua indole, stiamo parlando di una roadster, non di una naked. Eppure, se scaviamo nella memoria, la nuova T120 appare più confidente, più disinibita nell’affrontare le curve. Sarà per la cura dimagrante (3 dei 7 kg in meno sono stati tolti dalle ruote, e sappiamo che effetto abbia ridurre le masse non sospese…), sarà per il motore più pronto ai richiami del gas (albero motore e cambio sono alleggeriti, per minimizzare le inerzie), ma il risultato è una Bonneville più brillante, più vivace. E poi ci sono sempre 80 CV scalpitanti e ben 105 Nm di coppia che tirano fuori dalle curve con poco sforzo e tanta soddisfazione. Tutto tenuto a bada da un efficiente controllo di trazione e due riding mode (Road e Rain) che rendono più o meno dolce l’erogazione, in ogni modo mai imbarazzante. Tocca prima in curva – rispetto a Street Twin (qui il test) soprattutto, ma anche rispetto alla T100 (cliccate qui per sapere come va) – per via delle pedane basse e dei kg in più, ma già arrivare a limare i “piolini” dà la misura di quanto la T120 possa invogliare a uscire dagli schemi del trotto e lanciarsi al galoppo. Il sostegno delle sospensioni è buono, la potenza frenante più che adeguata anche quando si arriva forte in curva. Rimane però la posizione rilassata a sbollentare la voglia di correre: l’ergonomia è passiva, non invoglia ad aggredire la strada, ma a godersela a qualunque ritmo, anche allegro, ma senza esagerazioni.