Il Ranch di Valentino Rossi: è questo l’argomento del 3° episodio della serie web sul dottore, se vi siete persi la puntata precedente
la trovate qui, quella che ha dato inizio alla web serie
la trovate invece qui.
Il Ranch, situato a Tavullia, non è altro che il sogno di qualsasi pilota che diventa realtà, ovvero un circuito personale. Il terreno, comprato dal padre Graziano, avrebbe dovuto ospitare un tracciato per fare drifting con le auto; il concetto di “derapate” è stato mantenuto, ma è stato traslato alle 2 ruote. Il progetto di creare una pista privata di flat track arriva dalla cultura motoristica americana e affonda le radici negli anni ’70, quando Kenny Roberts costruì il suo “ranch” dove poter correre con moto da flat track, disciplina tipica made in USA. Colin Edwards, ex compagno di squadra di Rossi in Yamaha, è stato ospite del Ranch di Roberts nel 1992, e anche lui, a sua volta, ha creato nella sua terra natia (il Texas) una struttura simile. Il “Texas Tornado” infatti ha invitato a sua volta Rossi, che ha avuto modo di scoprire questo mondo lontano dalla realtà Europea (
anche ultimamente i due si sono rivisti al "Boot Camp" di Colin).
Oggi invece, il Flat Track sta prenderno piede anche nel Vecchio Continente (ci sono le scuole, ad esempio), e il Ranch di Tavullia ne è l’emblema, soprattutto per lo spirito accogliente e genuino e per la passione che riempie di vita questo posto tra le colline delle Marche (come abbiamo potuto verificare anche durate la nostra
comparativa sport tourer). Oltre che un modo per allenarsi, il Ranch è un luogo dove divertirsi con i ragazzi della VR46 Academy (coi quali corre la “
100 km dei Campioni”) e con molti amici e colleghi: non è raro imbattersi in celebrità del Motociclismo e non, come Tony Cairoli, Kevin Schwantz, Nicky Hayden, o l’attore di Hollywood Keanu Reeves.