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"Target di progetto della Aprilia RS 457? La massima potenza con il minor peso"

In occasione del test della nuova Aprilia RS 457, la sportiva entry level della Casa di Noale, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Piero Soatti, responsabile della progettazione moto del Gruppo Piaggio, il quale ci ha raccontato l'intero sviluppo della moto e quali sono stati i principali obiettivi di progetto

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Aprilia RS 457 2024

Qual è stato l’obiettivo principale del progetto della RS 457?

“Il focus del progetto è stato quello di continuare con il concetto di sportività che abbiamo intrapreso con la RS 660, basato molto sul divertimento, sulla ricerca dei propri limiti più che nelle prestazioni che ovviamente non sono paragonabili a quelle di una supersportiva. Abbiamo proseguito seguendo

questo concetto e colmando il vuoto che c’era fra la nostra 660 e la 125”.

In quanto tempo è stata sviluppata la RS 457?

“Dai primi concetti fino alla messa in produzione sono passati circa due anni.

Durante lo sviluppo del telaio e di tutta la moto, le scelte progettuali quanto hanno inciso (se hanno inciso) sulla possibilità di adattare questa piattaforma anche ad altre tipologie di moto?

“Le scelte hanno inciso sicuramente, abbiamo tenuto conto di questi aspetti e la piattaforma come spesso succede in questa fascia di mercato potrà volendo essere declinata in altre varianti, che ovviamente resteranno stradali. Questa versatilità la si può percepire da tanti aspetti, dall’abitabilità, dal posizionamento delle pedane, dalle conformazioni del telaio e del serbatoio che rendono questa base adatta anche ad altre declinazioni”.

La RS 457 è stata sviluppata più su strada o più su pista?

“50 e 50. Noi come Aprilia facciamo un massiccio uso dei circuiti per sviluppare i nostri prodotti e testarli in sicurezza fra i cordoli. Non nascondo però che abbiamo usato la RS 457 tanto anche su strada, nei dintorni di Noale, ovviamente stando attenti e camuffando la moto per evitare che venisse riconosciuta o fotografata”.

Ok, quindi il progetto, lo sviluppo è avvenuto tutto a Noale? “Assolutamente si”.

La moto è costruita in Italia?

“È una moto sviluppata in Italia per essere globale. Lo sviluppo è avvenuto a Noale, ma è una moto pensata per essere prodotta in qualsiasi stabilimento del gruppo Piaggio e venduta in tutto il mondo”.

Come mai la scelta di uno pneumatico da 110 all’avantreno e non di un più massiccio 120?

“Su questo aspetto e su questa scelta ci siamo basati anche valutando la concorrenza. Le misure degli pneumatici che abbiamo utilizzato, il 110 all’anteriore e il 150 al posteriore, sono le stesse usate dai nostri best competitor e conferiscono alla moto quella maneggevolezza che una sezione più grande, per quanto più appagante esteticamente, non darebbe”.

Quindi una moto progettata per essere maneggevole, svelta, veloce… “Assolutamente, quello è stato il nostro primo obiettivo, realizzare una moto leggera e agile. La scelta del disco singolo all’anteriore è tutta dettata dalla riduzione delle masse giroscopiche per ottenere una moto estremamente agile, fulminea. Il fatto poi di avere prestazioni che non possono eccedere i 48 CV/35 kW imposti dalla patente A2, ha permesso di ottenere geometrie meno votate alla stabilità alle altissime velocità e quindi ancora più agili”.

Un tema molto importante è stato anche il contenimento del peso? “Assolutamente, in fase progettuale avevamo un target fisso: dare la massima potenza, ovvero i 47,6 CV abbinati al minor peso possibile per non eccedere dal rapporto peso/potenza imposto dalla legge. In sostanza, la RS 457 doveva pesare né di più né di meno dei 175 kg con il pieno di carburante”.

Quali pneumatici equipaggiano di serie la RS 457?

“La moto di serie viene venduta con degli pneumatici sviluppati con il nostro partner TVS, il quale ha sviluppato questi pneumatici specificamente per la RS 457, difatti sono marchiati Aprilia. Lo sviluppo è avvenuto con la nostra supervisione e abbiamo avuto buoni risultati”.

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